Addio Gualtiero Marchesi lo ricorda il direttore della Rimessa

"E' colui che ha creato la vera cucina italiana, un vero pioniere".

Addio Gualtiero Marchesi lo ricorda il direttore della Rimessa
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Addio Gualtiero Marchesi, lo ricorda il direttore del ristorante La Rimessa di Mariano Comense. Da Milano alla Brianza, seguendo la passione per la cucina, con la voglia di rilanciare una storica attività del territorio. Dall'esperienza come direttore di sala dello chef stellato Carlo Cracco a una nuova avventura. Era iniziata così la storia di Francesco Palumbo oggi fermo alla guida del ristorante di via Cardinal Ferrari.

Addio Gualtiero Marchesi lo ricorda il direttore della Rimessa

Il ricordo. "Ho avuto l’onore di servire Guatiero Marchesi più volte mentre ero da Cracco e da Sadler a Milano. È colui che ha creato la vera cucina italiana, un vero pioniere . Un cuoco con una passione immensa per la cucina, l’arte e la musica. Una persona con un’umiltà di altri tempi . Un maestro in tutto. Un esempio da emulare".

Se ne è andata la figura chiave della gastronomia italiana

Scrivono di lui. "L'uomo che ha permesso alla nostra cucina di spiccare il volo verso le vette mondiali, liberandola dal provincialismo. Lo piangono le due figlie Simona e Paola, i nipoti, e uno stuolo di orfani: del suo talento, della sua gentilezza, della sua intelligenza. Tutti quelli che hanno lavorato con lui hanno provato la sua intransigenza, necessaria per guidare brigate di giovani scalpitanti verso le stelle; ma anche la sua profonda umanità e generosità, la sua disponibilità a spendersi".

"Ciao maestro e grazie"

Si è spento a 87 anni il 26 dicembre nella sua casa di Milano, i funerali probabilmente venerdì. Stava riscrivendo tutte le sue ricette più famose. Il ministro Martina: "Grande maestro della nostra cucina e portabandiera del Paese". Cracco: "Ciao maestro e grazie". Il sindaco Sala: "Milano gli deve moltissimo".

Il messaggio sulla sua pagina Facebook

"Si è spento Gualtiero Marchesi.  La cucina italiana saluta l’uomo di cultura, l’imprenditore, il cuoco, uno spirito libero, arguto e coraggioso, ma continuerà a fare riferimento al Maestro dei maestri, che ha cambiato radicalmente la tradizione culinaria del nostro Paese. La sua cucina, basata sulla materia, l’essenzialità e l’eleganza resta un termine di paragone per il passato e un esempio per i futuri cuochi".

 

 

 

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