Bullismo Como domani il progetto Una vita da social ospiti Zanetti e Cordoba

L'appuntamento è domani a Como.

Bullismo Como domani il progetto Una vita da social ospiti Zanetti e Cordoba
Pubblicato:
Aggiornato:

Al via la 5^ edizione di "Una vita da social" la Campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo. Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del bullismo. Il 28% degli studenti delle scuole superiori è vittima di bullismo, la percentuale sale al 30% tra gli alunni delle scuole medie. Il dato è in netta crescita rispetto allo scorso anno.

Bullismo domani il progetto Una vita da social con ospiti Zanetti e Cordoba

Domani, venerdì 4 maggio, il truck farà tappa, dalle ore 9 alle ore 16, a Como in Piazza Cavour. La manifestazione si aprirà con un saluto del Questore della Provincia di Como Giuseppe De Angelis a tutti gli studenti che parteciperanno all’iniziativa. In Piazza sarà presente personale della locale Polizia Stradale con auto, kit alcooltest e misuratore di velocità, nonché operatori del Gabinetto della Polizia Scientifica. Ospiti dell’iniziativa saranno Livio La Padula atleta del G.S. “Fiamme Oro” e i due interisti Javier Zanetti e Ivan Ramiro Cordoba.

Un progetto arrivato alla 5^ edizione

Si tratta della più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Un progetto, che nel corso delle precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 300 mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 147.000 genitori, 82.500 insegnanti per un totale di 10.750 Istituti scolastici, 39.000 km percorsi e 190 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 121.000 like e 12 milioni di utenti  mensili sui temi della sicurezza online.

L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo e l’hastag #unaparolaeunbacio potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

L'importanza della formazione

I social network infatti sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. Secondo quanto emerso dai risultati di una recente indagine di Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza sul corretto uso di internet, su circa 8mila adolescenti di 18 regioni italiane, il fenomeno è in crescita. Analizzando la fascia del campione tra i 14 e i 18 anni, salgono infatti al 28% le vittime di bullismo (nel 2016 erano il 20%, quindi un aumento del 40%), mentre circa l’8,5% è preso di mira sul web e sui social (6,5% lo scorso anno, quindi un aumento del 30%). Circa l’80% di questi ultimi, è oggetto di insulti e violenze sia nella vita online che in quella reale. Come visto, l’incidenza del bullismo “offline” è ancora nettamente maggiore: tra le vittime, il 46% ha pensato almeno una volta al suicidio e ha messo in atto condotte autolesive per il 32%. Il 75% delle vittime di bullismo si sente depresso e triste, il 54% ha frequenti crisi di pianto.

Numeri che preoccupano

Tuttavia il cyberbullismo presenta risvolti particolarmente oscuri: tra le vittime sistematiche delle prevaricazioni digitali, a volte anche quotidiane, il 59% ha pensato almeno una volta al suicidio nel momento di sofferenza maggiore. Tra i giovani coinvolti, il 52%, confessa di provocarsi del male fisico intenzionalmente. Se poi è l’82% a dire di sentirsi frequentemente triste e depresso, circa il 71% esplode in frequenti crisi di pianto.

Tra i ragazzi più piccoli, appartenenti alla fascia tra gli 11 e i 13 anni, la percentuale di vittime di bullismo e cyberbullismo sale rispettivamente al 30% e al 10%. La frequenza di crisi di pianto (45% circa) e di tristezza e depressione (70%) è simile sia tra chi è oggetto di violenza e comportamenti offensivi online sia tra chi li subisce nella vita reale. Per quanto riguarda l’autolesionismo, invece, si rilevano numeri superiori tra chi viene preso di mira in rete: si provoca ferite e contusioni circa 1 su 2, contro il 33% delle vittime del bullismo “disconnesso”.

TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU

Seguici sui nostri canali