Cacciata dei mendicanti dal centro: è questa la priorità?

Cacciata dei mendicanti dal centro: è questa la priorità? La Prossima Como racconta quali sono i temi su cui la politica deve lavorare.

Cacciata dei mendicanti dal centro: è questa la priorità?
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Cacciata dei mendicanti dal centro: è questa la priorità?

Cacciata dei mendicanti dal centro: è questa la priorità?

La Prossima Como. Dopo l'elezioni porta sotto i riflettori alcuni temi riguardanti il capoluogo. Ecco quali sono secondo il gruppo politico le vere emergenze da affrontare.

Questione di priorità

"Abbiamo visto come la nuova, ed appena insediata Giunta, abbia deciso immediatamente qual è il più urgente problema da risolvere a Como: allontanare dal centro storico ambulanti e questuanti.
Lo “scandalo” a loro avviso non è la povertà. Non sono le persone costrette a dormire all'aperto, e senza servizi igienici adeguati, o a vivere di espedienti. Lo scandalo secondo loro è l'elemosina. Lo scandalo è l'offerta di una rosa mentre si prende l'aperitivo al Bar".

Non si è capaci di combattere la povertà,
si sceglie di combattere i poveri

"E lo si fa allontanandoli da quella che diventa “la città”, ovvero il centro storico, con una retorica da “zona rossa”. Noi della Prossima Como rifiutiamo sia la retorica ipocrita e perbenista del “decoro urbano”, sia le leggi, come l'odiosa Minniti-Orlando, che la rendono applicabile.  Anche i mendicanti sono cittadini, anche i mendicanti sono persone, anche gli ambulanti sono comaschi. Como è una città in cui essere povero diventerà un crimine?".

I temi su cui lavorare

"Noi della Prossima Como rimarchiamo, come già detto in campagna elettorale, che esistono altre priorità.
Oltre al necessario intervento del Comune nella gestione di quella permanente “emergenza”, costituita dalla mancanza di alloggi per i senza fissa dimora di Como. Ricordiamo come la qualità dell'aria sia penosamente bassa in città.  Certo fa più effetto un provvedimento che criminalizza la povertà, rapido a farsi, a costo zero, in difesa della “rispettabilità borghese” e del cosiddetto “decoro urbano”.

 

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