Frontalieri, allarme tassazione: Ocst contro il terrorismo mediatico

L'Organizzazione cristiano sociale ticinese stoppa le proiezioni esagerate

Frontalieri, allarme tassazione: Ocst contro il terrorismo mediatico
Pubblicato:
Aggiornato:

Frontalieri, il sindacato Ocst contro l'allarmismo.

Frontalieri, tassazione e polemiche

L'Organizzazione cristiano sociale ticinese, interviene sul nuovo Accordo fiscale sulla tassazione dei frontalieri. Prende spunto da un recente articolo di stampa che riportava la voce di un rappresentante dell’Associazione Frontalieri-Ticino. E contesta alcune previsioni sull’entità della nuova tassazione. "In particolare - puntualizza l'Ufficio frontalieri di Ocst - viene detto che un frontaliere col reddito di 38.000 franchi annui pagherà oltre 10.000 euro di tasse aggiuntive in Italia. Pur condividendo che il nuovo Accordo non sarà affatto leggero, desideriamo prendere ufficialmente le distanze da simili proiezioni. Le riteniamo assurde. Alimentano il terrore tra i lavoratori al solo scopo scandalistico".

Errori clamorosi

"Gli errori contenuti nell’articolo sono clamorosi. Anzitutto non viene nemmeno specificato se i 38.000 franchi sono da intendersi netti o lordi. In base alla legislazione italiana il reddito imponibile ai fini Irpef non è dato dal lordo bensì al netto dei contributi obbligatori già versati in Svizzera. La differenza non è poca, anzi. In entrambi i casi il conteggio è comunque palesemente errato in quanto vengono applicate aliquote esagerate. Non viene poi considerata la franchigia fiscale di 7.500 euro che lo Stato italiano riconosce a tutti i frontalieri d’Italia. Non viene nemmeno specificato quale tasso di cambio si sia applicato. E dal risultato dei conteggi emerge l’impressione che si sia tenuto conto di uno scenario dove il franco è persino più forte dell’euro. Infine non viene nemmeno spiegato se il lavoratore in questione è considerato celibe oppure con carichi di famiglia. Altro dato tutt’altro che irrilevante al fine di determinare le detrazioni per carichi di famiglia".

No all'allarmismo

Ocst sottolinea come i frontalieri potranno godere delle stesse detrazioni a cui già oggi hanno diritto i milioni di contribuenti italiani. E aggiunge precisazioni. "Il reddito non sarà tassato due volte. Tra Italia e Svizzera esiste da decenni un’apposita Convenzione contro le doppie imposizioni che impedisce questo meccanismo. Il fisco è infatti tenuto a detrarre le imposte pagate dai propri cittadini nell’altro Stato. Con tutte queste considerazioni non intendiamo in alcun modo dire che la nuova tassazione sarà leggera. Al contrario abbiamo sempre rimarcato l’assurda pesantezza di un Accordo che rischia di colpire con troppa forza i lavoratori. Al tempo stesso crediamo che in questa fase sia necessario andare oltre gli slogan e lavorare seriamente per limitare l’impatto del nuovo Accordo. Lo si è fatto ad esempio con l’approvazione della tassazione fissa al 5% su tutte le prestazioni del secondo pilastro e sui prepensionamenti! Un risultato storico che porterà enormi benefici alle famiglie. È solo il primo passo e la strada è lunga. Invitiamo i nostri utenti a diffidare degli articoli che improvvisano facili proiezioni volutamente esagerate e prodotte con estrema superficialità".

Seguici sui nostri canali