Stephen Hawking: "Liberatelo e lasciatelo andare"

Stephen Hawking: "Liberatelo e lasciatelo andare"
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Don Luigi Redaelli della comunità pastorale San Francesco di Mariano Comense ha scritto un pensiero sulla scomparsa di Stephen Hawking.

La scomparsa di Stephen Hawking

"In settimana abbiamo appreso della morte di Stephen Hawking, l’astrofisico che ha legato la sua persona alla teoria dei “buchi neri” e dell’origine dell’universo. All’inizio del suo libro “Il grande disegno”, scriveva: «Come possiamo comprendere il mondo in cui ci troviamo? Come si comporta l’universo? Qual è la natura della realtà? Che origine ha tutto ciò?»".

"Era schiavo della Sla. Lo si ricorda per la sua tenacia"

"Tutti ne hanno sempre ammirato la geniale capacità intellettuale per elaborare una teoria completa, comprensibile a tutti, che riuscisse a trovare la risposta a queste domande, decretando il trionfo definitivo della ragione umana e conoscendo in tal modo la mente di Dio. Era schiavo della Sla, che progressivamente lo ha ridotto a uno stato semi-vegetativo, che gli impediva di fare tutto quello che avrebbe voluto, eppure lo si ricorda per la tenacia nello studio e nella volontà di comunicare agli altri le sue conoscenze".

In memoria di Aldo Moro

"Venerdì 16 marzo abbiamo poi abbiamo fatto memoria del quarantesimo anniversario del rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, sequestro che ha iniziato il periodo della sua prigionia ed è terminato con il tragico epilogo 55 giorni dopo. DC è sicuramente quella davanti alla bandiera con la stella a cinque punte, ma ben pochi ne conoscono l’animo profondamente credente, la decisa professione nella laicità dello stato, l’onestà intellettuale e la decisa convinzione per il dialogo con tutti, senza mai delegittimare l’avversario politico".

Nelle situazioni più complesse e più compromesse la volontà fa la differenza

"Quando si dice che sane convinzioni riescono a dare una grande libertà interiore. Non ho potuto fare a meno di confrontare queste due figure umane con quella di Lazzaro, risuscitato in forza dell’amicizia di Gesù. Il miracolo, di per sé sorprendente della risurrezione, mancava però di un ulteriore passaggio. Le bende avvolgevano ancora le sue mani e i suoi piedi e un sudario impediva di vedere il suo volto".

L'invito di Gesù: "Liberatelo e lasciatelo andare"

"Ruppe il silenzio dei testimoni di quell’evento e li risvegliò dalla comprensibile paralisi: «Liberatelo e lasciatelo andare». Sciogliere i nodi della paura e i grovigli del cuore, liberare dalle maschere per camminare decisi sulla strada dell’esistenza… sono i passaggi della Pasqua ormai imminente. Hawking, Moro, Lazzaro: “uomini legati” da catene ben differenti, ma tutte figure che evocano il significato della risurrezione. «Il vero nemico della morte - qualcuno ha scritto - non è la vita, ma l’amore: risorgiamo perché amati e amanti» (Ermes Ronchi)".

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