Pallacanestro, "Tutti insieme per Cantù": "Dmitry, non ti crediamo più"

Dopo gli Eagles, un'altra durissima presa di posizione.

Pallacanestro, "Tutti insieme per Cantù": "Dmitry, non ti crediamo più"
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Dopo la dura presa di posizione degli Eagles, anche "Tutti insieme per Cantù", compagine che è stata sempre vicina a Gerasimenko, ora prende le distanze dal patron della Pallacanestro Cantù.

"Tutti insieme per Cantù": "Dmitry, non ti crediamo più"

"Ciao Dmitry - si legge nella lettera -  c’è stato un tempo in cui ti abbiamo creduto e un tempo in cui ti abbiamo voluto credere. Ora non ti crediamo più. Abbiamo accolto il tuo arrivo come un sogno, perché diciamoci la verità, tutti sognano l’arrivo di un magnate che ti faccia svoltare la “carriera di tifoso” e che ti riempia la bacheca di trofei. Questo sogno però sta diventando ad oggi un incubo. Sono ormai passati quasi due anni dall’insediamento della famiglia Gerasimenko alla guida della Pallacanestro Cantù. Due anni in cui, nonostante le moltissime difficoltà, il pubblico canturino non ha mai smesso di farti sentire la sua vicinanza e il suo sostegno. Ebbene, dopo due anni di varie vicissitudini, due anni intensi passati a cercare di farvi conoscere la storia della Pallacanestro Cantù, a spiegarvi il tessuto sociale e di relazioni all’interno del quale Pallacanestro Cantù ha sempre operato, ad illustrarvi la necessità di rimanere quanto più coesi e vicini alla gente e al tradizionale “modus operandi”, fatto di correttezza, trasparenza, serietà, riteniamo che sia giunto il momento di dire BASTA".

"Il tuo è un pessimo modo di gestire la società"

Gli attacchi poi si fanno più pesanti: "E’ arrivato il momento di indicarti ancor più chiaramente quanto la tua famiglia si sia distaccata dalla nostra storia e dal nostro passato, quanto le tue scelte abbiano distrutto il tessuto sociale che circondava la Pallacanestro Cantù, quanto il tuo pessimo modo di gestire questa gloriosa società abbia allontanato tifosi e sponsor. Il fatto di aver creduto in te ha procurato anche a TIC un grosso danno, dovuto alla perdita di credibilità agli occhi di diversi soci e il conseguente distacco degli stessi dalla nostra società. Abbiamo assistito in questi due anni ad un crescendo di errori che oggi, tutti sommati, ci hanno portato ad una situazione disastrosa, che ci pone sull’orlo di un pericolosissimo precipizio. Errori che hanno portato, ad un mese circa dall’apertura della campagna abbonamenti, a ritrovarci con circa 300 tessere vendute, un crollo di oltre il 70% rispetto alle passate stagioni.
Questa però è solo la punta dell’iceberg, ad oggi la situazione della nostra società vede:
- uno staff tecnico pressoché azzerato, composto quasi esclusivamente dalla famiglia Bolshakov; staff tecnico per altro estremamente di dubbio valore (Sodini a parte);
- uno staff amministrativo-gestionale anch’esso azzerato, nel quale non si riesce più nemmeno a capire chi esattamente si occupi di cosa, causando così una generalizzata “mala gestio”;
- il posto di GM vacante da tempo, con le conseguenti difficoltà da parte del DS che deve occuparsi anche di mansioni non sue;
- una gestione amministrativa della società lacunosa e pressapochista che ci pone, per la prima volta nella nostra storia, in una situazione di mancato rispetto degli adempimenti e di difficoltà verso gli enti controllori;
- una gestione della campagna abbonamenti a dir poco pessima, basata su idee illogiche e prive di fondamento che han causato alla società un grave danno economico;
- un settore giovanile azzerato dopo anni di ottimi risultati, con una gestione dello stesso fatta solo di promesse e finti progetti mai concretizzati;
- una gestione della comunicazione discutibile che ci ha fatto perdere la faccia con i media e credibilità nell’ambiente cestistico;
- una gestione finanziaria poco professionale, con il conseguente mancato pagamento di vari fornitori che ci mettono in situazione di difficoltà con aziende e persone del territorio che sempre hanno sostenuto e lavorato con e per Pallacanestro Cantù".

"Servono professionisti"

"Tutto questo - prosegue la lettera - sorvolando sulle scelte di campo, che comunque sono sotto gli occhi di tutti (11esimo e 14esimo posto in serie A nelle ultime 2 stagioni) e un inizio di stagione che per ora vede solo sconfitte, anche contro formazioni di serie inferiore alla nostra e con scarti di punteggio che fan vergognare (cfr. -35 vs. Cremona, -20 vs. Varese, -23 vs. Venezia), dopo il record negativo storico della peggior sconfitta in serie A (cfr. -43 vs. Capo d’Orlando). Presumiamo che tutto quanto elencato sopra sia sufficiente a dimostrare le scelte gravemente sbagliate compiute da parte tua e per evidenziare quanto sia oggettivamente disastrosa la situazione della Pallacanestro Cantù.
Situazione che richiede immediatamente un intervento da parte di persone preparate, professionisti che devono essere lasciati liberi di agire, con scelte oculate e programmatiche.
Chiediamo quindi con questa lettera, al fine di tutelare il nostro bene massimo che è la Pallacanestro Cantù, di procedere immediatamente alla scelta e al conseguente ingaggio di persone qualificate che possano occupare ogni ambito della società sportiva; persone con pregresse esperienze nel settore, che possano agire rapidamente e con criterio, al fine di ripristinare un società seria, che possa lavorare al meglio per conseguire i risultati sportivi che ci competono, ciò al fine di salvaguardare, per noi, la storia, ma soprattutto, il futuro della Pallacanestro Cantù e per te gli investimenti economici fatti fino ad oggi. Auspichiamo di essere ascoltati almeno questa volta e siamo disponibili a qualsiasi tipo di confronto".

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