"Reddito di cittadinanza: misura definitiva alla povertà assoluta"

Un consigliere comunale di Mariano Comense ha fatto i conti nelle tasche dei comaschi.

"Reddito di cittadinanza: misura definitiva alla povertà assoluta"
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Dopo la polemica sul redditto di cittadinanza, dopo le notizie circolate sulle code agli sportelli per chiederne il modulo di rilascio, dopo i pro, i contro e gli indecisi, c'è chi prende parla di numeri.
Il consigliere comunale Roberto Tagliabue, del Movimento 5 Stelle Mariano, ha fatto i conti nelle tasche degli italiani e dei comaschi. Ecco il lungo e dettagliato post in cui spiega la sua visione.

"Basta file alla Caritas o gente che cerca cibo nei cassonetti"

"Il reddito di cittadinanza riguarda esclusivamente chi è in stato di povertà assoluta, ossia che guadagna da zero a 780 euro al mese, con una integrazione al reddito (fino ad appunto 780 euro).
Questo vuol dire che una volta approvato non vedremo più file alla Caritas, gente cercare cibo nei cassonetti e tra i resti nel mercato o file dagli assistenti sociali".

"Reddito di cittadinanza: misura definitiva alla povertà assoluta"

"Ossia è una misura UNIVERSALE che risolve DEFINITIVAMENTE in problema della povertà assoluta, attuando quel principio di cui all'art. 38 dell Costituzione che prevede: "Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale" ad oggi parziailemente inattuato".
L' ISTAT ha stimato in 14,9 miliardi/annui (per il 2015) necessari per attuare il redditto di cittadinanza come previsti dal M5S per 2'759'000 famiglie, ossia mediamente 14'900'000'000 /2'759'000' famiglie=5400 euro/famiglia. Siccome 70'000 persone comasche bisognose corrispondono a circa 30'973 famiglie (composizione media nucleo familiare lombardo pari a 2,26 persone): il costo sarebbe di 5400 € * 30'973= 167'256'000 euro per la provincia di Como".

"Parliamo di 23 euro al mese di incidenza sui comaschi"

"Ossia su ognuno dei 600'000 comaschi inciderebbe (soldi presi dalla fiscalità generale e non come nuova imposizione) per 167'256'000/600'000=278 euro, ossia 23 euro al mese.
Quindi se 23 euro al mese delle tasse che paghiamo fossero investite nel RdC, al posto che in armamenti, spechi, opere inutili (Pedemontana), prebende politiche, non vedremo più un povero assoluto in giro, una persona dormire per strada, file agli assistenti sociali".

"Tra gli effetti la riduzione della micro-criminalità"

"Ci sarebbe una riduzione della micro-criminalità legata allo stato di necessità delle persone e che cadono nelle mani delle mafie per avere delle entrate. Non ci sarebbe più il caporalato (persone pagate 1-2 euro l'ora). Si avrebbe un effetto positivo sui consumi interni (sono soldi destinati all'acquisto di beni di prima necessità) che entrano subito nel circuito economico, con miglioramento dell'economia e riduzione dei disoccupati (e dello stesso numero di persone che percepiscono il RdC).
Poi se qualcuno è d'accordo sui poveri che dormono per strada, sia pure contrario al RdC".

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