Speciale San Valentino - Un amore dalla piscina all'altare

In occasione della festa degli innamorati vi regaliamo alcune delle storie d'amore più belle pubblicate sul Giornale di Cantù. Volete raccontarci il vostro matrimonio? Scrivete a redazione@giornaledicantu.it.

Speciale San Valentino - Un amore dalla piscina all'altare
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A Cantù è sbocciato l’amore! Giorgia Zambetti e Giuseppe Valentino sono due giovani ragazzi, lei canturina e lui napoletano, che hanno deciso di coronare la loro storia con il matrimonio. Il primo luglio 2017 hanno deciso di sposarsi e oggi Giorgia ci racconta la loro vita insieme.

Come vi siete conosciuti e da quanto state insieme?
"La nostra storia è iniziata 8 anni fa o meglio 8 stagioni fa grazie allo sport, la pallanuoto in particolare. Io giocavo per passione nella squadra femminile del Como mentre lui giocava da professionista nella Como Nuoto, in serie A2: si è trasferito apposta da Napoli. Ci siamo quindi visti per la prima volta in piscina e da lì abbiamo deciso di iniziare a frequentarci. Dopo pochi mesi dal primo appuntamento Giuseppe ha accettato un nuovo ingaggio a Nervi in serie A1. Da quel momento in poi è iniziata la nostra storia tra piscine, viaggi e tanta pallanuoto".

Chi dei due ha fatto il primo passo?
"Il primo passo lo ha fatto lui. Il matrimonio è sempre stato il nostro sogno e infatti ne abbiamo parlato spesso. Diciamo che è stata una conseguenza che è avvenuta naturalmente nella nostra vita".

Come è avvenuta la proposta di matrimonio?
"La proposta ufficiale è avvenuta poco prima del Natale di 2 anni fa. Siamo usciti per quella che sarebbe dovuta essere una normalissima cena insieme e mi ha chiesto di sposarlo. La mia risposta è stata chiaramente positiva ma abbiamo preferito aspettare che io finissi di studiare per poi iniziare con i preparativi".

Ci racconti un aneddoto simpatico della vostra storia?
"Tra i vari aneddoti mi viene in mente una delle prime volte in cui Giuseppe è venuto a cena in quel di Cantù. Io abito a Vighizzolo, che è divisa in rioni. Il nostro, il rione Filanda, organizzava a settembre una “Cena sotto le stelle” a base di brasato, polenta e gorgonzola. Giuseppe è arrivato un po’ tardi perché aveva una partita di campionato e si è seduto al tavolo insieme ai miei nonni. Loro parlano sempre in dialetto e lascio immaginare la sua faccia appena è arrivato! Da questo momento in poi è stato tutto in discesa!".

Dove si è svolto il vostro matrimonio?
"Ci siamo sposati nella mia chiesa, quella di Vighizzolo. Il ricevimento abbiamo scelto di farlo in una villa a Calco".

Si è trattato di un matrimonio classico o particolare?
"Il nostro matrimonio è stato per lo più classico ma la cosa particolare è stato mischiare le origini di entrambi: le mie brianzole e le sue partenopee. Fin dall’inizio abbiamo avuto chiara l’idea di sposarci qui da me, così come vuole la tradizione, ma abbiamo voluto portate un po’ di Napoli qui in Brianza".

Avete trovato delle difficoltà nell’organizzazione?
"Non abbiamo avuto particolari difficoltà. Penso che una volta prenotati la chiesa e la location per la cerimonia sia poi tutto in discesa. Lo stress è normale che aumenti ma è solo una questione emotiva. L’unica difficoltà che abbiamo avuto è stato il trasferimeno degli invitati da Napoli e da altre parti d’Italia".

Il momento più bello di quella giornata?
"È difficile individuare la cosa più bella: è stato un insieme di emozioni e felicità, dalla cerimonia in chiesa al ricevimento. Gli invitati sono stati meravigliosi ed è andato tutto come volevamo. Forse potrei dire che uno tra i momenti più belli è stato il mio arrivo in chiesa".

Ci descrivi i vostri vestiti?
"I nostri vestiti erano molto semplici. Il mio era classico: bianco, con una gonna in mikado e il corpetto leggermente lavorato. Ho deciso però di non indossare il velo perché non riuscivo a vedermi. Quello di Giuseppe era invece un abito blu classico con una cravatta grigio chiaro".

Dove avete scelto di andare in viaggio di nozze?
"Abbiamo deciso di non fare la classica lista nozze ma di farci regalare il viaggio. Questo ci ha permesso di costruirlo su misura alle Galapagos. La scelta è stata difficile perché ci sono troppi posti belli nel mondo ma alla fine abbiamo deciso di avventurarci in questo meraviglioso arcipelago".

Come sta andando la vita insieme dopo il matrimonio?
"La nostra vita procede sempre tra piscina e lavoro. Abbiamo trovato velocemente sintonia tra le varie esigenze: per esempio io cucino e lui sparecchia! Stiamo ancora prendendo le misure per quanto riguarda alcune attività della vita quotidiana come la spesa e le bollette".

Cosa prevedete per il vostro futuro?
"Per quanto riguarda il futuro non abbiamo ancora messo in cantiere nulla: ci stiamo ancora godendo questo bellissimo inizio insieme".

(Giornale di Cantù, sabato 18 novembre 2017)

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