Capodanno musicale coi terremotati a Norcia STORIE DEL 2017

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2017 sulle pagine del nostro settimanale.

Capodanno musicale coi terremotati a Norcia STORIE DEL 2017
Pubblicato:
Aggiornato:

(Olgiate Comasco) C’è bisogno di tutto per ricostruire Norcia e riscaldare i cuori della sua gente. Anche di musica: chitarra, violino, flauto, basso, batteria e fisarmonica suonati da Alberto Ballerini, 19 anni, olgiatese, studente universitario, Tommaso Siviero, 19 anni, di Castelmarte, Nicolò e Filippo Lattanzi, rispettivamente 18 e 16 anni, di Breccia come Jacqueline Ali, 16 anni.

Capodanno solidale coi terremotati a Norcia

Insieme hanno scelto un Capodanno alternativo, o, più semplicemente, solidale. Festa insieme ai terremotati, condividendo per alcuni giorni la vita nella tendopoli e regalando musica e canzoni per chiudere insieme il 2016 e aprire l’inizio del nuovo anno. Scelta che ha conquistato la gente umbra e anche le attenzioni del Tg1: il telegiornale dell’ammiraglia "Rai", infatti, ha dedicato un dettagliato servizio ad Alberto e ai suoi amici comaschi, in onda nell’edizione delle 13.30 di sabato 31 dicembre.

Una band speciale

Esperienza da raccontare. "Siamo stati invitati da amici che hanno origini umbre, in particolare dei paesi colpiti dal terremoto, per rallegrare e, in qualche modo, sostenere e far passare un Capodanno “leggero” alle persone in difficoltà - riassume, entusiasta, Alberto Ballerini - La “band” (che non ha nome) è composta da me, Tommaso Siviero, Nicolò e Filippo Lattanzi e Jacqueline Ali. Siamo stati accompagnati dal padre di Nicolò e Filippo, Marco Lattanzi, che ha organizzato e coordinato il tutto mettendosi in contatto con l’Esercito e le rappresentanze locali".

L'unione con la popolazione

Musica per liberare menti e cuori dalle macerie e dalle sofferenze provocate dal terribile sisma. "Abbiamo suonato a Norcia a Capodanno e a Preci il primo gennaio - continua lo studente di Olgiate Comasco - Siamo rimasti in Umbria dal 30 dicembre al 2 gennaio. Abbiamo dormito nelle tende, come la popolazione umbra colpita dal terremoto. Poi abbiamo suonato nel centro “Allegrini”, dove è presente il campo allestito dall’Esercito. Avevamo a disposizione una batteria, un violino, due chitarre, un flauto, un basso e una fisarmonica". Musica come linguaggio universale, che unisce anche nel momento del bisogno.

(Giornale di Olgiate, sabato 7 gennaio 2017)

Seguici sui nostri canali