Università Insubria inaugura l'anno accademico FOTO

Ieri il Magnifico Rettore dell'Università Insubria ha inaugurato il nuovo anno accademico. Tanti i temi trattati nel suo discorso, tra i quali il futuro della sede di Como.

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Gli accademici dell'Università Insubria e i rappresentanti delle istituzioni hanno inaugurato ieri l'anno accademico 2017/18.

Università Insubria: un resoconto dell'anno

Nell'anno del suo ventesimo anniversario di fondazione, l'Università di Varese e Como ha sei dipartimenti e una vasta offerta formativa. Trentatre sono infatti i corsi di laurea attivi in diversi settori. Da sottolineare che rispetto allo scorso anno, gli studenti immatricolati sono aumentati del 20%.

Quest'anno si sono immatricolati 3589 studenti, dei quali 1680 uomini e 1909 donne. Da sottolineare che i nuovi iscritti sono nella sede di Como 912 (25,4%) mentre nella sede di Varese 2677 (74,6%). In totale gli iscritti ai corsi di laurea sono 10587, di cui 4911 uomini e 5676 donne. Nella sede di Como sono 2747 (26%) mentre in quella di Varese 7840 (74%).

Le parole del Rettore: investimenti nelle infrastrutture

Ad inaugurare l'anno accademico il Magnifico Rettore Alberto Coen Porisini, giunto ormai al termine dei suoi sei anni di mandato.

"In questi anni abbiamo investito in infrastrutture edilizie, completando alcune opere iniziate negli anni passati e aprendo nuovi cantieri sia per ristrutturare edifici esistenti che per nuove costruzioni - ha spiegato nel suo discorso il professor Porosini - L’apertura del Collegio Carlo Cattaneo a Varese, la Manica Lunga a Como, gli impianti sportivi a Varese, la palazzina dei laboratori chimico-ambientali (il Cubo), la cosiddetta ex Colonia Agricola, oltre alle opere già finanziate e la cui realizzazione è in corso o partirà a breve.

Tra questi ne sono esempi la ristrutturazione del Padiglione Rossi a Varese e di via Castelnuovo a Como, il Collegio Santa Teresa a Como, i nuovi laboratori didattici di area biologica, l’ampliamento degli impianti sportivi, le sistemazioni delle aree esterne. Danno la misura di un Ateneo giovane ma che vuole e deve crescere. Si è trattato di un programma di investimenti pluriennale che ha impegnato diverse decine di milioni di euro. Parte di questi investimenti è provenuta da finanziamenti ministeriali o regionali, ma la maggior parte è il risultato delle capacità di autofinanziamento dell’Ateneo".

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Il rapporto con il territorio

Il Rettore ha poi voluto sottolineare lo stretto e imprescindibile rapporto con i territori che ospitano le sedi universitarie. "Un altro aspetto sul quale voglio soffermarmi è il rapporto con i nostri territori, o meglio permettetemi di dire con il nostro territorio. Sì perché come ho detto l’anno scorso: 'L’Università degli Studi dell’Insubria è al contempo l’università di Como e l’università di Varese'.

In questi anni abbiamo tutti operato affinché questo concetto potesse essere fatto proprio anche al di fuori della comunità accademica. La presenza all’inaugurazione tenutasi a Sant’Abbondio lo scorso anno del sindaco di Varese è stato un primo importante segnale, ma la presenza oggi delle autorità di Como e Varese significa che questa straordinaria peculiarità del nostro Ateneo fa oramai parte del comune sentire".

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