Mobilità sostenibile, Redaelli: attenzione sempre maggiore dei Comuni

Mobilità sostenibile, Redaelli: attenzione sempre maggiore dei Comuni
Pubblicato:
Aggiornato:

Presentato il Focus2R 2020 nella Casa dei Comuni

La mobilità sostenibile e l’utilizzo delle due ruote al centro della presentazione del Focus2R 2020, a cura di Confindustria ANCMA, Legambiente e Ambiente Italia, che si è tenuta il 20 gennaio presso la sede di Anci Lombardia.

La rilevazione presentata ha sottolineato un vero boom della mobilità a due ruote grazie ad una attenzione sempre maggiore dei Comuni italiani per l’uso di biciclette e motocicli, positivi infatti quasi tutti gli indici che misurano le politiche dedicate al tema dalle amministrazioni locali.

In generale i risultati mostrano una crescita del 4% la disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone 30 e del 13% rispetto al 2015, primo anno di rilevazione dello studio. In aumento dal 20% al 24% il numero dei comuni che consentono l’accesso delle biciclette nelle corsie riservate ai mezzi pubblici; più bassa la percentuale per quel che riguarda gli scooter (18%), ma è considerevole l’incremento rispetto al 2015 quando i valori si fermavano all’8% (in allegato maggiori i dati presentati).

“Il 2019 – ha dichiarato Paolo Magri, Presidente di Confindustria ANCMA – si è chiuso con un mercato in crescita a testimonianza dell’interesse per l’uso delle due ruote soprattutto in ambito urbano. Ci attendiamo un aumento anche nell’utilizzo di nuovi strumenti di mobilità, come i monopattini elettrici, che, al pari delle due ruote, offrono soluzioni efficaci al bisogno di mobilità, ma richiedono un’attenzione specifica alle regole di utilizzo e alle ricadute in termini di sicurezza”.

“Dal Focus” – dichiara Mirko Laurenti, resp. Rapporto Ecosistema Urbano, Legambiente – “emerge come sia in atto un vero e proprio cambiamento delle abitudini dei cittadini che quotidianamente si muovo nelle nostre città. Anche le amministrazioni in molti casi colgono questa sensibilità e vanno incontro alla domanda di nuova mobilità. E poi ci sono i nuovi mezzi individuali di mobilità urbana che saranno sempre più parte del complesso sistema della mobilità urbana”.

Per Anci Lombardia è intervenuto il Segretario Generale Rinaldo Mario Redaelli che ha sottolineato l'importanza, per tutto il settore delle due ruote, di regole univoche e uniformi e scelte che tutelino la sicurezza degli utenti e di tutti i cittadini. “Non solo mobilità – ha spiegato Redaelli – le due ruote sono al centro delle strategie delle amministrazioni per limitare i danni delle polveri sottili nei centri urbani. I nostri Comuni, insieme a Regione Lombardia, stanno lavorando alla mobilità sostenibile per il rinnovamento, lento ma fondamentale, e per una migliore qualità della vita nei centri urbani. Una sfida importante per i Comuni che possono vincere grazie anche alla rigenerazione urbana”.

L’utilizzo del monopattino e la sua equiparazione alle due ruote è stato il tema al centro della tavola rotonda che ha coinvolto gli assessori alla mobilità di Milano, Torino, Bologna, Genova e Parma.

L’Assessore alle politiche di sostenibilità del Comune di Parma Tiziana Benassi ha sottolineato il lavoro che la sua città, candidata europea alla cultura per il 2022, sta facendo per creare una capitale green. “La mobilità sostenibile è una sfida importante e vogliamo dimostrare che amministratori attenti possono ottenere buoni risultati”. Ha, inoltre, introdotto il tema della flessibilità della mobilità sostenibile “in questo senso – ha detto – il monopattino può essere una buon punto di partenza, specie per una città di dimensioni ridotte come Parma”.

Per l’assessore mobilità e trasporti del Comune di Genova Matteo Campora, la mobilità sostenibile rappresenta una sfida ancora più importante proprio la conformazione della città, “un territorio – ha sottolineato – che in alcuni punti raggiunge anche i mille metri di altezza. Stiamo lavorando per migliorare le infrastrutture e implementare le ciclabili, ma abbiamo ancora molto da fare. Sull’utilizzo del monopattino bisogna, quindi, procedere con molta cautela per la sicurezza dei cittadini”. Genova sta puntando sull’incentivazione delle due ruote, in particolare scooter, attraverso risorse aggiuntive a quelle statali, o con politiche di sharing.

Per l’assessore mobilità e lavori pubblici del Comune di Milano Marco Granelli, il monopattino rappresenta una soluzione utile per risolvere il problema della congestione della città e “strumento adatto per il raccordo con la rete del servizio pubblico, va però utilizzato in maniera cosciente – ha detto Granelli - sia in termini di sicurezza sia per l’impatto che può avere sulla città, specie nel centro. È molto importante su questo tema non lasciare i Comuni da soli, per questo sono necessarie norme precise e un tavolo di lavoro con il Ministero e Anci”.

”Torino è la città dell'auto – ha spiegato l’assessore alla mobilità Maria Lapietra - ma stiamo migliorando le infrastrutture per l’utilizzo delle due ruote e monopattini su piste ciclabili. Sono i cittadini che ce lo chiedono. Ad oggi a Torino abbiamo 4000 monopattini in sharing, ora bisogna regolarne l’uso. La micromobilità rappresenta una straordinaria occasione per la crescita della città anche grazie al lavoro che genera, sono le 8 ditte che operano a Torino”.

Il Comune di Bologna sta vivendo un’esperienza più prudente rispetto all’utilizzo del monopattino “funziona bene l'utilizzo privato – ha detto Irene Priolo, assessore alle politiche per la mobilità del Comune di Bologna - siamo in attesa della delibera per lo sharing”.

Ha chiuso i lavori della tavola rotonda il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture Roberto Traversi: “Sul codice della strada ci sono stati dei rallentamenti a causa del cambio al governo, ora siamo pronti e arriverà in aula entro un mese. L’utilizzo del monopattino stava andando bene, la problematica sorta riguardava la tipologia di sanzioni ai trasgressori. È stato quindi necessario rivedere la norma, seguirà un anno di sperimentazione per poi andare verso un documento definitivo”. Oltre alle norme per il Sottosegretario è necessario un cambiamento culturale che per ottenere buoni risultati.

Seguici sui nostri canali