A Como due progetti per i destinatari di provvedimenti giudiziari

Ecco di che cosa si tratta.

A Como due progetti per i destinatari di provvedimenti giudiziari
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La Giunta del Comune di Como, che è capofila dei 23 comuni dell'Ambito del Piano di Zona di Como, ha aderito a due progetti per l'accompagnamento e l'inclusione socio-lavorativa di minori e adulti destinatari di provvedimenti dell'autorità giudiziaria.

A Como due progetti per i destinatari di provvedimenti giudiziari

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Si tratta di un progetto integrato per l'inclusione socio-lavorativa e la prevenzione della marginalità a favore di minori sottoposti a un provvedimento o a un procedimento giudiziario e alle loro famiglie, anche attraverso soggetti istituzionali, associazioni di volontariato, associazioni di categoria, sviluppato da Asci (Azienda Sociale di Lomazzo).

L'obiettivo principale è il rinforzo delle competenze personali dei soggetti presi in carico, favorendone l'autonomia e l'inserimento sociale, lavorativo e scolastico, oltre al recupero dei tessuti famigliari e sociali con la comunità di appartenenza, con più interventi multidisciplinari e personalizzati. Anche in questo caso sono previsti interventi sia individuali sia in comunità, come l'orientamento, laboratori, educazione alla legalità, collaborazioni e accordi con soggetti pubblici e privati (come centri di formazione professionale e associazioni di categoria) per avviare esperienze formative e professionali.

Il progetto, di particolare importanza, è stato sviluppato insieme agli altri Piani di zona del territorio con l'ASCI di Lomazzo come capofila. Con lo stesso partenariato è già in corso il progetto "Prova a prendermi", che si occupa del tema della devianza minorile.

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Si tratta di un progetto integrato per consolidare gli interventi di accompagnamento all'inclusione socio-lavorativa di adulti sottoposti a provvedimenti giudiziari e alle loro famiglie, anche attraverso soggetti istituzionali, associazioni di volontariato, associazioni di categoria. E' stato sviluppato dal CSV su mandato dall'UEPE di Como (ufficio Esecuzione penale esterna del ministero di Giustizia).

Dall'analisi del bisogno condivisa con le istituzioni giudiziarie e i servizi del territorio e dalla valutazione delle precedenti esperienze progettuali, gli obiettivi generali della proposta sono i seguenti:

  • Favorire l'accesso alla misura alternativa per utenti detenuti e il reinserimento socio-lavorativo a fine pena, attraverso la costruzione condivisa di percorsi personalizzati di inclusione attiva;
  • Sostenere l'acquisizione di capacità relazionali, di dialogo e di comunicazione da parte di utenti con specifiche fragilità attraverso laboratori,  consulenze, accompagnamento, che rinforzino le loro competenze;
  • Promuovere sul territorio esperienze di conoscenza, dialogo e scambio attivo con la cittadinanza a favore delle persone con provvedimenti dell'autorità giudiziaria o a fine pena, attraverso il consolidamento e la diffusione di modelli di intervento già sperimentati con successo nell'ambito di altre progettualità.

Sono previsti interventi di rete diversificati sia individuali sia di comunità, finalizzati al raggiungimento di una stabilità emotiva, abitativa e lavorativa. Oltre all'offerta di accoglienza abitativa temporanea, in linea con alcune esperienze già realizzate dal CSV Insubria, si organizzeranno esperienze di inserimento in contesti di volontariato per far emergere e riconoscere capacità personali, organizzative e relazionali, e si promuoveranno accordi con associazioni di categoria.

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