Dietrofront dell'Amministrazione: annullata l'assemblea cittadina su viale Varese

E' stata indetta un'assemblea pubblica con gli assessori alla partita, Vincenzo Bella e Marco Butti.

Dietrofront dell'Amministrazione: annullata l'assemblea cittadina su viale Varese
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L'Amministrazione questa sera aveva in programma di incontrare i cittadini per parlare della riqualificazione di viale Varese in una assemblea pubblica. Oggi però è arrivata la comunicazione del dietrofront e del rinvio a data da destinarsi.

AGGIORNAMENTO giovedì 26 luglio - “In riferimento alla Assemblea Tematica sull’intervento di riorganizzazione ed ampliamento del parcheggio di viale Varese si comunica che la stessa é rinviata a data da destinarsi. Il Soggetto proponente, inviato a presentare il progetto, non potendo garantire la presenza del progettista, per precedenti impegni non rinviabili, non ritiene opportuno che il Comune proceda ad illustrare il progetto in assenza dello stesso proponente, questo anche per ragioni correlate alla riservatezza dei contenuti complessivi della proposta” si legge nella nota.

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Viale Varese: interesse pubblico sul progetto Nessi&Majocchi?

Domani sera, giovedì 26 luglio, alle 20.30 nella biblioteca comunale di Como si terrà un'assemblea tematica sul progetto di project financing presentato in Comune dall'azienda comasca Nessi&Majocchi. Il Comune infatti è chiamato a decidere se questo sia "di pubblico interesse" e solo in tale caso potrebbe partire l'iter per la sua realizzazione. Prima della decisione però, viste le numerose voci contrarie (Pd e M5S), è stata indetta questa assemblea durante la quale gli assessori alla partita, Vincenzo Bella e Marco Butti, illustreranno il progetto.

Pd e M5S "Convocata troppo tardi"

"Siamo contenti che la Giunta comunale abbia convocato l’assemblea pubblica sul futuro di viale Varese, come richiesto sia da noi che dalle varie associazioni ambientaliste. È importante, su un tema così impattante e di rilevante interesse pubblico, coinvolgere i cittadini e le associazioni interessate” ha commentato Tommaso Legnani, segretario cittadino del Pd.

Tuttavia, precisa Legnani, "l’assemblea si poteva convocare ben prima, non a ridosso della scadenza entro cui il Comune deve decidere, senza un’adeguata comunicazione e, per di più, in un periodo in cui diversi cittadini sono già in ferie". Venerdì 27 luglio infatti è il termine ultimo per la decisione, anche se potrebbe essere che la scadenza venga rimandata. "Il fatto che la convochino il giorno prima non è che vuol dire che una decisione è già stata presa? I cittadini non dovrebbero essere coinvolti all’inizio del procedimento piuttosto che alla fine?" aggiunge Legnani.

Per il resto, “noi rimaniamo contrari poiché non vediamo un interesse pubblico nel progetto proposto. Come già detto più volte è a ridosso delle mura che andrebbero riqualificate, sacrifica il verde, l’impatto economico sarà negativo per il Comune, la concessione per 30 anni è troppo lunga, ci sono altri spazi più idonei per fare un posteggio, tanto per ricordare i tanti motivi che ci vedono contrari”.

In definitiva, per Legnani e il Pd “meglio respingere la proposta così come formulata e, se c’è la volontà politica, avviare una discussione seria e partecipata sui posteggi in Convalle, ma dopo il periodo estivo e magari ripartendo dal famoso piano del traffico, che oltre tutto dovrebbe venire prima dei singoli interventi, visto che ne stabilisce gli obiettivi”.

Sulla stessa lunghezza d'onda Fabio Aleotti, consigliere comunale pentastellato a Palazzo Cernezzi: "Sono soddisfatto che sia stata convocata un'assemblea tematica per discutere del progetto Majocchi con tutte le parti interessate, anche se è da sottolineare che giunge all'ultimo momento! Sarebbe (stato) il caso di indire anche un sondaggio perché sono convinto che i cittadini (ben informati) favorevoli a tale progetto siano una residua minoranza. La vera scelta è tra un progetto autonomo o rimanere così con una riqualificazione dell'area a verde e una valorizzazione delle mura storiche".

E' scontro tra le raccolte firme

Intanto su questo tema non solo le differenti forze politiche si scontrano bensì anche le associazioni e i cittadini. Dopo la raccolta firme dei residenti e delle associazioni contro il progetto, si è chiusa a quota 1.392 anche quella a favore promossa da Confesercenti e in questi giorni verranno protocollate le firme. "La raccolta di firme vuole solo evidenziare  - afferma il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli - come ci sia anche una parte di utenti della città che vedono in questo progetto un passo in avanti e non un passo indietro".

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