Blitz skinheads a Como concluse le indagini preliminari per i tredici indagati VIDEO

Violenza privata aggravata, è questa l’accusa formalizzata dalla Procura di Como.

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Martedì 28 novembre 2017 c’è stata un’irruzione dei militanti del Veneto Fronte Skinheads durante una riunione sui migranti a Como organizzata dal movimento Como senza frontiere. Ricordiamo che la Questura di Como aveva deciso di bandire gli skinheads da Como per tre anni. I militanti si erano giustificati parlando di un'azione pacifica. Diverse erano state le reazioni della politica.

Blitz skinheads a Como concluse le indagini preliminari

La Procura della Repubblica di Como ha concluso le indagini preliminari nei confronti di tredici persone indagate per aver fatto irruzione, senza alcun preavviso (pur avendola pianificata ed organizzata) nei locali del Chiostro Sant’Eufemia siti a Como in Piazzale G. Terragni n. 4 , con fare intimidatorio, nel sistemarsi alle spalle dei volontari dell’Associazione “Como Senza Frontiere” nel corso di una riunione; nel pretendere silenzio assoluto; costretto i volontari di detta associazione ad ascoltare l’integrale lettura di un comunicato teso a stigmatizzare l’attività dell’associazione stessa rispetto alla gestione dei migranti giunti a Como e provincia. L'ipotesi di accusa fa riferimento al reato di cui agli artt. 110, 112 comma I° n. 1 e 2 e 610. L'articolo 610 spiega che "Chiunque, con violenza o minaccia costringe a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni".

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L'indagine e l'aggravante contestata

Viene contestata a tutte le persone sottoposte ad indagini l’aggravante di aver commesso il fatto in più persone riunite e per uno degli indagati residente in provincia di Como di aver promosso ed organizzato il reato almeno sin dal 21.11.2017 (con invio di messaggi di carattere organizzativo-inerenti anche l’abbigliamento da indossare). Questo è emerso dalle indagini svolte e dall’analisi del materiale sequestrato in occasione delle perquisizioni disposte da questo Ufficio ed eseguite il 7.12.2017 da vari Uffici DIGOS (Como, Brescia, Lodi, Genova, Mantova, Piacenza, che unitamente alla DIGOS di Milano hanno successivamente effettuato approfondimenti investigativi, confluiti in una comunicazione di notizia di reato finale redatta dalla DIGOS di Como).

(Ringraziamo Ecoinformazioni per la gentile concessione del video)

 

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