Caccia vietata col passaggio dal Plis alla Spina Verde: fioccano proteste

Cinquecento cacciatori dell'Atc Olgiatese sul piede di guerra: contrari alla scelta del Comune di Colverde.

Caccia vietata col passaggio dal Plis alla Spina Verde: fioccano proteste
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Caccia vietata: a Gironico, territorio di Colverde, tra un anno non si potrà più sparare. E' una delle conseguenze della decisione del Comune, che abbandona il Plis delle sorgenti del torrente Lura per entrare nel parco regionale della Spina Verde.

Caccia vietata, 500 cacciatori arrabbiati

Non è questione di poco conto per l'Ambito territoriale caccia Olgiatese. E il presidente Attilio Guin l'ha spiegato al Giornale di Olgiate, nell'ampio servizio uscito sabato e che trovate ancora in edicola in questi giorni, dedicato allo stallo del Plis e alla defezione di uno dei Comuni (Colverde) che ne è stato padre fondatore. Il problema, per le doppiette, è la perdita di una porzione strategica di boschi e prati, abitualmente frequentati da non meno di 300 dei 500 cacciatori iscritti all'Atc. Col passaggio dal Plis al parco regionale, infatti, scatta il divieto ai cacciatori.

L'allarme cinghiali e le richieste dei cacciatori

C'è un problema in più. Proprio mentre Regione Lombardia apre la strada all'abbattimento dei cinghiali anche in pianura, il territorio gironichese diventerà una zona dove non si potrà sparare. Quindi, sottolinea lo stesso presidente dell'Atc, la presenza degli ungulati nell'Olgiatese aumenterà ulteriormente. Da qui le rimostranze dei cacciatori nei confronti del Comune di Colverde e la necessità di un confronto con Regione Lombardia sulla delicata questione.

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