Canapa Val d'Intelvi: la prima produzione sperimentale

E' terminata la prima produzione sperimentale di questa pianta che potrebbe essere utile per diversi scopi.

Canapa Val d'Intelvi: la prima produzione sperimentale
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Canapa Val d'Intelvi. E' terminata oggi la raccolta di canapa sperimentale. A rivelarlo è la Coldiretti Como Lecco, in occasione del via libera in Aula della Camera alla proposta di legge sulla coltivazione e la somministrazione della cannabis ad uso medico.

Canapa in Val d'Intelvi: non contiene THC

"Questa particolare coltura — ha spiegato l’associazione degli agricoltori lariani — è stata ottenuta dal recupero di piante di canapa della qualità carmagnola, una qualità tipica italiana riscoperta solo negli ultimi anni, grazie alla ricerca di agricoltori e appassionati".

La canapa coltivata nel comune di Alta Valle d’Intelvi dall'imprenditore agricolo Michele Maglia, è praticamente priva di tetraidrocannabinolo, detto comunemente THC. Si tratta della sostanza con effetti psicotropi proibita dalla legge. "I fiori delle piante che ho coltivato sono stati analizzati da due laboratori: uno italiano e l’altro svizzero. I risultati hanno dato un contenuto di THC quasi inesistente e quindi entro i termini di legge" ha raccontato l’agricoltore 43enne. E' stato lui a coltivare 100 piante sperimentali su una superficie di 4mila metri a 900 metri sul livello del mare.

"Posso essere soddisfatto di questo esperimento. La Val d’Intelvi ha un clima ideale per produrre le inflorescenze di questa particolare pianta. Infatti, qui su, il caldo e la buona piovosità permettono un importante sviluppo di fiori" ha spiegato Maglia.

L'uso terapeutico

I fiori della cannabis, privi di sostanze psicotrope, possono essere usati per vari scopi. Tra di essi la preparazione di tisane o infusi rilassanti, come ornamento o profumante per ambienti, o ricreative. Ma è la grande versatilità dell’intera pianta a stupire per gli svariati impieghi, dall'uso industriale, alla preparazione di corde, di tessuti per i vestiti, di lettiere per cavalli. Addirittura, la pianta di canapa, sembrerebbe essere indicata come “rivitalizzante per il terreno” in fase di rotazione delle colture.

"Non bisogna dimenticare l’uso terapeutico della cannabis e dei suoi fiori, già legale in alcuni paesi europei e americani. Discutere su una legge per la regolamentazione di quest’uso anche in Italia, potrebbe generare un giro di affari di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di lavoro. Va attentamente valutata per uscire dalla dipendenza dall'estero e avviare un progetto sperimentale di filiera italiana al 100% che unisce l’agricoltura all'industria farmaceutica" ha sottolineato Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti interprovinciale.

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