Cassonetti per gli abiti usati restano a Como per 60 giorni. Indetto un nuovo bando

Civitas valuterà la possibilità di predisporre un dossier sulla vicenda da trasmettere alla Commissione bicamerale Ecomafie.

Cassonetti per gli abiti usati restano a Como per 60 giorni. Indetto un nuovo bando
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Continua a Como la querelle relativa ai cassonetti per gli abiti usati.

Cassonetti per gli abiti usati, Civitas: "Vigileremo sul nuovo bando"

"In questi giorni, quasi in sordina, rispetto alla grande risonanza mediatica che la vicenda ha avuto, si viene a sapere che gli attuali pattanti del servizio di raccolta degli indumenti usati hanno avuto una proroga di 60 giorni per la rimozione dei cassonetti - annunciano dal gruppo Civitas che per prima ha denunciato il rischio di perderli - Ciò è una palese conferma e un riconoscimento di quanto affermato e richiesto da Civitas e, per suo tramite, dai cittadini di Como che, nei fatti, non vedranno farsi mancare un servizio utile, ecologico e socialmente rilevante. Questa imbarazzata retromarcia dell’amministrazione contraddice nei fatti quanto affermato con toni ‘da par suo’ dall'assessore Marco Galli in consiglio comunale, ossia che ai pattanti non potevano essere concessa alcuna proroga".

La vicenda è nota. L'appalto che permette ai circa 60 cassonetti di essere posizionati in città è scaduto il 1° maggio e a partire da quel giorno avrebbero dovuto essere rimossi. Il rischio però, denunciato dal gruppo consiliare Civitas, era che in città non vi fossero più i cassoni. Due bandi per trovare il nuovo gestore infatti sono andati deserti.

"Oggi, tuttavia, dobbiamo segnalare un ulteriore novità -  prosegue la nota inviata da Civitas - è stato pubblicato il nuovo bando per i cassonetti degli abiti usati. Con stupore e sconcerto osserviamo che nulla è variato rispetto al bando precedente. Non nascondiamo la nostra grande preoccupazione che ciò sia premessa per nuovi esiti negativi e per un ulteriore slittamento della garanzia di un servizio di grande interesse per la cittadinanza".

Quindi il gruppo guidato in consiglio comunale da Bruno Magatti conclude: "Civitas è determinata a vigilare sugli esiti di questa nuova gara dalla quale dipende un servizio che costituisce un tassello essenziale perché la vita dei cittadini di Como sia più fruibile, ecologica e solidale. Civitas valuterà la possibilità di predisporre un dossier sulla vicenda da trasmettere alla Commissione bicamerale Ecomafie come proprio contributo e allo scopo di sollecitare la predisposizione di linee guida in grado di prevenire atteggiamenti come quello osservato che risulta, nella migliore delle ipotesi, inspiegabile".

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