Cieca contesta il centro città: barriere e insidie per chi non vede FOTO E VIDEO

Cieca dall'età di 29 anni, Ada Orsatti, 53 anni, è una cittadina battagliera: con l'associazione "Aila" Onlus tutela le fasce deboli della popolazione.

Cieca a caccia di barriere architettoniche col suo bastone bianco

Ada Orsatti, cieca, presidente della "Associazione italiana lotta abusi", ha effettuato un sopralluogo a Olgiate Comasco: giovedì 11 aprile, "tour" tra piazza Italia, via Roma e via Roncoroni. Camminando tenendosi al braccio del consigliere comunale di minoranza Igor Castelli, ha testato il percorso guidato per non vedenti. "Quattro anni fa avevamo fatto un sopralluogo, contestando problemi nell’area di piazza Italia, ad esempio la mancanza del semaforo sonoro - entra nel merito Orsatti - Purtroppo c’è ancora molto da sistemare. Quando si cammina sul percorso per ciechi, verso i cordoli e i muri, manca una piastrella con la “T”, cioè un codice di servizio che segnali, a chi non vede, la possibilità di andare a destra o a sinistra. Tuttora i semafori, lungo la statale, non hanno segnalazione sonora: alcuni impianti sono predisposti ma il cicalino non è attivo".

Appello al sindaco

Orsatti muove il bastone rapidamente per "leggere" gli ostacoli attorno a sé. «In alcuni tratti del percorso per ciechi manca il codice di arresto. Inoltre non c’è collegamento tra varie zone. Chiederò un incontro al primo cittadino Simone Moretti, per spiegare ogni problema". Il consigliere Castelli e la presidente di "Aila" hanno proseguito il sopralluogo nell’atrio dell’edificio in cui è collocato il Poliambulatorio, in piazza Italia. "Manca una segnalazione tra la parete all'ingresso e la scala che porta al piano sotterraneo. E' una mancanza pericolosissima. Inoltre, l’ascensore non ha segnaletica sonora".