Festa dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Cantù: positivo il bilancio di attività

Nel 2018 sono stati ricoverati 6.126 pazienti, 180 in più rispetto al 2017.

Festa dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Cantù: positivo il bilancio di attività
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Ricoveri in aumento del 3%, interventi chirurgici del 5% e prestazioni ambulatoriali del 3%. Sono i positivi risultati del bilancio dell’attività svolta dall’ospedale di Cantù nel 2018. I dati sono stati presentati stamattina dal direttore generale Fabio Banfi in occasione della tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate, patrono del presidio. L’incontro, preceduto dalla Santa Messa celebrata nella Chiesa della struttura, è stata anche l’occasione per presentare due recenti donazioni, una alla Riabilitazione Cardiorespiratoria e l’altra alla Chirurgia Generale.

Festa dell'ospedale Sant'Antonio Abate: positivo il bilancio di attività

In base alla reportistica aziendale risulta che nel 2018 sono stati ricoverati 6.126 pazienti, 180 in più rispetto al 2017. Nel dettaglio le degenze in regime ordinario sono state 3.967 (-7), 1.902 quelle in day hospital (+ 147) e 293 quelle nel reparto subacuti (+40). Le Unità Operative che hanno contribuito a innalzare il numero dei ricoveri sono state la Ginecologia, grazie alla riorganizzazione messa in campo dal primario Paolo Beretta, la Procreazione Medicalmente Assistita – PMA e la Riabilitazione Cardiorespiratoria.

Sul fronte delle sale operatorie, gli interventi effettuati nel 2018 sono stati 3.630, 188 in più rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, sono cresciuti gli interventi in elezione (+7%), cioè quelli programmati, e quelli in regime di Day Surgery (+9%). Nel 2018 è cresciuta in particolare l’attività chirurgica della Ginecologia (+28%) e quella della PMA (+5%), mentre la Chirurgia Generale si è distinta per un aumento in termini di numeri e complessità degli interventi di chirurgia bariatrica per pazienti obesi, passati dai 38 del 2017 ai 45 del 2018.

L’attività ambulatoriale è passata dalle 314.164 prestazioni erogate nel 2017 alle 325.091 del 2018 (+7%). Le specialità che hanno maggiormente incrementato l’attività sono state Laboratorio Analisi (+7.000 prestazioni), Dermatologia (+1.200 prestazioni), Radiologia (+1.100 prestazioni). Infine, si registra una lieve diminuzione degli accessi di Pronto Soccorso (-2%). Nel 2018 i pazienti che si sono rivolti al reparto sono stati 28.765 contro i 29.410 del 2017 in linea con una tendenza rilevata a livello nazionale. Nell’ambito della composizione della “rosa” dei codici colore, che stabiliscono la gravità delle condizioni del paziente all’ingresso al Triage, per il presidio di via Domea lo scorso anno sono lievemente aumentati i codici rossi, saliti a 542 nel 2018 rispetto ai 532 del 2017, e i codici bianchi, che sono stati 911 lo scorso anno rispetto agli 836 dello scorso anno.

"Un ruolo importante"

"Questi dati – ha sottolineato Fabio Banfi, direttore generale di Asst Lariana – confermano l’importante ruolo dell’ospedale di Cantù che è punto di riferimento per un vasto territorio. Il Sant’Antonio Abate è un ospedale per acuti che intendiamo consolidare e sviluppare per poter rispondere al bisogno di salute espresso dalla popolazione”.

Nuovo blocco operatorio

Il dg ha fatto anche il punto sui lavori del nuovo Blocco Operatorio, arrivati, per l’area al primo piano che ospiterà le sale, al 95% della realizzazione. Nell’attesa della conclusione dei lavori, l’Asst varerà nelle prossime settimane la gara per le prime acquisizioni tecnologiche e per le attrezzature: “La realizzazione delle nuove sale operatorie è prioritaria. Contiamo di poter attivare il nuovo Blocco entro l’autunno di quest’anno. Poi ci impegneremo per spostare nelle attuali sale operatorie Endoscopia e Pma e a potenziare la risposta del settore materno-infantile grazie alla già avviata collaborazione tra Pediatria e Neuropsichiatria. L’obiettivo è arrivare a disporre in Pediatria di posti letto per pazienti con problematiche neuropsichiatriche. ”, ha concluso il dg.

Le donazioni

La Festa dell’ospedale è stata l’occasione per presentare due importanti donazioni e ringraziare i benefattori per l’attenzione e la generosità dimostrata nei confronti dell’ospedale e dei pazienti.
L’Unità Operativa di Chirurgia Generale, diretta da Marco Azzola Guicciardi, ha ricevuto dalla ditta iMAGES S S.p.A. di Mariano Comense un letto a movimentazione elettrica per i pazienti obesi che si sottopongono a interventi di chirurgia bariatrica con una capacità di carico di 320 chili e relativi accessori oltre a un sollevatore con il quale si possono alzare persone fino a 320 chili di peso per un valore complessivo di circa 18mila euro.Il reparto di Riabilitazione Cardiorespiratoria diretto da Antonio Paddeu ha ricevuto due importanti strumentazioni da parte della Fondazione Angelo Gianni Baggi di Milano a titolo di ringraziamento per le cure e l’assistenza prestate ad Angelo Gianni Baggi, recentemente scomparso. Si tratta di un videobroncoscopio del valore di 18.700 euro, sarà utilizzato per l’Ambulatorio SLA e per il reparto, e di un sistema di monitoraggio cardiorespiratorio notturno per lo studio dei disturbi del sonno del valore di circa 8mila euro. E’ un polisonnigrafo che sarà impiegato nell’ambulatorio dedicato che ogni anno esegue 300 prime visite e 1.200 visite di controllo per disturbi del sonno, comprese le visite per il rinnovo patente.
A Cantù il Centro di Medicina del Sonno

Il riconoscimento

Un volume di attività che ha portato al reparto canturino un riconoscimento nazionale. L'Associazione Italiana di Medicina del Sonno, infatti, ha inserito l’Unità Operativa nell’elenco dei Centri di Medicina del Sonno ad Indirizzo Pneumologico per Adulti. Ogni anno il Centro esegue 900 polisonnografie all'anno + 3000 saturimetrie notturne. Il Centro di Medicina Toracica di via Napoleona a Como, afferente alla U.O. di via Domea, effettua ogni anno altre 800 polisonnografie e 1.800 saturimetrie. A Cantù, inoltre, vengono eseguite 250 titolazioni ambulatoriali su base annua (ventilatori CPAP e AutoCPAP), oltre a circa 100 titolazioni annue a ventilatori ad alte prestazioni per complex sleep apnea, sindrome obesità-ipoventilazione, insufficienza respiratoria e malattie neuromuscolari.

"La nostra attività ad un livello di rilievo nazionale"

“Siamo onorati di aver ricevuto questo importante riconoscimento – ha detto il primario Paddeu – che pone la nostra attività a un livello di rilievo nazionale. Siamo inoltre grati alla Fondazione Angelo Gianni Baggi per aver contribuito a potenziare ulteriormente la nostra dotazione e per aver pensato a noi e ai nostri pazienti. L’U.O. dispone di un parco tecnologico diagnostico-terapeutico di ultimissima generazione (Poligrafi - AutoCPAP - Bilevel e Ventilatori Pressovolumetrici - Posizionimetri/Actigrafi) e può contare su operatori dall’alto profilo professionale”.
Tra le altre attività, nel reparto del dr. Paddeu si esegue in regime di ricovero l'adattamento alla ventilazione meccanica invasiva per una media di due pazienti tracheostomizzati a settimana.
L'Unità collabora attivamente con il Centro del Sonno dell' ospedale San Raffaele e con l'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, a cui vengono indirizzati i pazienti che presentano comorbidità del sonno neurologiche (disturbi del movimento, sindrome delle gambe senza riposo, parasonnie del sonno REM) e partecipa all'attività del GOIP aziendale per la valutazione multidisciplinare dei pazienti affetti da disturbi del sonno che possono giovarsi di interventi maxillo-facciali (avanzamento maxillomandibolare), ORL (roncochirurgia) od ortodontici (oral appliance), in stretta collaborazione con una psicologa dedicata.

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