Gli Ambulanti di Forte dei Marmi: "Portiamo indotto alla città di Erba"

Domenica 27 maggio il mercato in città.

Gli Ambulanti di Forte dei Marmi: "Portiamo indotto alla città di Erba"
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Gli Ambulanti di Forte dei Marmi si difendono dagli attacchi di Confesercenti: "Porteremo indotto alla città di Erba".

Il caso

«Confesercenti dice che penalizziamo i commercianti erbesi? Falso. Noi portiamo indotto e benefici a tutte le attività locali. Lo dicono i numeri».  Antonio Matta, presidente dell’Ufficio Stampa, Pubblicità, Marketing e p.r. del Consorzio «Gli Ambulanti di Forte dei Marmi ®», replica con decisione alle accuse piovute nei giorni scorsi all’indirizzo del popolare mercato itinerante.

Il mercato domenica 27 maggio a Erba

Gli ambulanti toscani arriveranno in città domenica 27 maggio: per la prima volta «invaderanno» il centralissimo corso XXV Aprile dalle 8 alle 19. «Il nostro è un marchio registrato, unico e originale - tiene a precisare Matta - E’ un’eccellenza ormai nazionale, oltre che regionale toscana, nata circa vent’anni fa da una felice intuizione degli ambulanti dello storico mercato centrale di piazza Marconi a Forte dei Marmi, quando una selezione delle eccellenze di quelle mitiche bancarelle, dopo oltre 50 lunghi anni di presenza al cosiddetto “mercato del Forte”, decise di dar vita al nostro Consorzio, con lo scopo genuino di raggiungere “anche a casa loro" gli affezionati clienti per renderlo un evento itinerante nelle migliori piazze italiane. Parlando di gran parte delle imprese associate al Consorzio “Gli Ambulanti di Forte dei Marmi”, si può infatti oggigiorno, senza tema di smentita, parlare di vere e proprie aziende, con negozi ed attività in diverse città Italiane (ed anche attività di export verso l’estero in taluni casi) e per le quali il termine di semplice “ambulante” può a ben vedersi dirsi riduttivo. Il Consorzio “Gli Ambulanti di Forte dei Marmi” è dunque un Consorzio reale di tutela di una identità culturale, oltreché commerciale, ed opera nel solco della migliore tradizione imprenditoriale familiare italiana. Oggi giriamo tutto il Nord e il Centro Italia, spesso sono le stesse associazioni di categoria che ci chiamano per rivitalizzare il commercio di centri storici in difficoltà. Quindi proprio non capiamo l’ostilità e la posizione di chiusura preconcetta da parte di Confesercenti».

I numeri

A supporto della sua tesi, Antonio Matta cita alcuni numeri: «Nel 2017 abbiamo organizzato 80 eventi-mercato (così sono definiti dal pubblico, ndr) in Italia. Secondi i dati statistici che abbiamo raccolto, noi movimentiamo ad evento dalle 20 mila alle 90 mila persone, a seconda delle dimensioni della città. Tutta questa gente genera un indotto positivo, soprattutto per i ristoratori del posto che quel giorno lavorano tantissimo. Ma ci sono benefici comprovati anche per tutte le attività retail e per gli altri commercianti locali, che hanno a disposizione questa enorme massa di pubblico per presentarsi al meglio, senza dimenticare la promozione turistica della città che ci ospita».

Il sostegno del Comune

Anche il Comune di Erba, che ha detto sì ai Mercato di Forte dei Marmi, è convinto che i commercianti cittadini possano ottenere benefici dall’evento di domenica 27 maggio. «Ci hanno chiesto di coinvolgere le attività locali e noi ci siamo resi disponibili - conferma Antonio Matta - Quindi non capiamo le critiche chiaramente diffamatorie di Confesercenti, che oltretutto volutamente confonde il nostro originale evento e format con alcuni successivi tentativi di emulazione, citando problemi legati a location nelle quali non siamo mai stati. Prova ne è il fatto che la data di Erba sarà quasi certamente l’unica dell’anno in provincia di Como. La nostra è una tipologia di vendita completamente diversa da quella dei commercianti di Erba perché puntiamo sull’artigianato toscano di qualità. E la gente vuole i nostri “ambulanti”. Sulla nostra pagina Facebook e sul sito web ufficiale, basta verificare: ci seguono con passione centinaia di migliaia di persone perché “Gli Ambulanti di Forte dei Marmi” sono unici».

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