Cardinal Ferrari di Cantù terzo posto nel progetto "La schiena va a scuola"

Al progetto di prevenzione "la schiena va a scuola" ideato da AIFI Lombardia premiate scuole di Milano, Bergamo e Cantù.

Cardinal Ferrari di Cantù terzo posto nel progetto "La schiena va a scuola"
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Tra tutti gli istituti scolastici del territorio che AIFI Lombardia ha contattato per estendere l’iniziativa, hanno risposto all’appello una dozzina di plessi e sono stati coinvolti circa 1.300 ragazzi. Per verificare e stimolare la capacità di recepimento dei ragazzi, al termine degli incontri in classe è stato indetto un miniconcorso per la realizzazione di un cartellone con alcune caratteristiche per valorizzare i temi in modo artistico e fantasioso. Tra i primi tre istituti classificati l'Istituto Cardinal Ferrari di Cantù.

Istituto Cardinal Ferrari di Cantù al terzo posto per il progetto "La schiena va a scuola"

Offrire ai ragazzi informazioni utili unite ad alcuni semplici suggerimenti per prendersi cura della propria schiena, gestire al meglio la colonna vertebrale, proteggerla e accompagnarne l’evoluzione nella maniera più corretta. È questo l’obiettivo del progetto "La schiena va a scuola – Prime regole per rispettarla", messo a punto anche nell’anno scolastico 2018/2019 dall’Associazione italiana fisioterapisti (AIFI) come opera di prevenzione rivolta ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e secondaria: ovvero proprio la fascia d’età strategica per preparare la schiena alle prove più impegnative che ogni adulto dovrà progressivamente e inevitabilmente affrontare con la crescita e l’invecchiamento.

L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Lombardia, è stata possibile grazie alla costituzione di un gruppo di fisioterapisti con specifica formazione, messo poi a disposizione degli istituti scolastici della regione con una serie di incontri formativi nelle classi durante l’anno scolastico, in cui insegnare agli studenti come monitorare lo stato di salute della propria colonna vertebrale.

I vincitori dell'iniziativa

Tre i vincitori dell’edizione 2018/2019, che venerdì 10 maggio e venerdì 17 maggio riceveranno i premi e la visita nei loro istituti.

Prima classificata:

  • classe I A, Istituto Comprensivo Cesare Zonca – Treviolo (Bergamo), seguita dalla fisioterapista Silvia Corna.

Seconda classificata:

  • classe I D, Istituto Comprensivo Quarenghi – Milano, seguita dalla fisioterapista Linda Cappo.

Terza classificata:

  • classe I A, Istituto Comprensivo Cardinal Ferrari – Cantù (Como), seguita dal fisioterapista Flavio Cova.

Tanta la creatività dimostrata dai ragazzi, unità alla comprensione degli argomenti, che ha permesso la realizzazione di lavori completi e ricchi di informazioni e riferimenti, come quello all’importanza della vitamina D per il sistema scheletrico. Ad aggiudicarsi il primo riconoscimento il cartellone realizzato dagli studenti di Treviolo: il disegno di una pianta appassita a rappresentare la colonna vertebrale che, grazie alle cure adeguate, riprende vigore e fiorisce in tutta la sua bellezza.

I premi sono stati così suddivisi:

  • A ogni bambino della classe vincitrice saranno consegnati delle cartelle-leggio per studiare mantenendo una postura ergonomica e un braccialetto-chiavetta usb con all’interno il materiale del progetto;
  • La seconda classificata vince un kit sportivo che comprende 4 hoola hop, 4 corde per saltare, 4 fresbee, 2 palloni da calcio, 2 da pallavolo e 1 da basket;
  • La terza classificata si aggiudica 3 giochi in scatola che stimolano il movimento e l’equilibrio, come Dama gigante, Jenga gigante e Twister.

“La scuola, intesa come istituzione al servizio delle ragazze e dei ragazzi che saranno il futuro della nostra società, anche attraverso questa iniziativa promossa da AIFI assolve al proprio compito”, spiega il presidente di AIFI Lombardia, Gianluca Rossi. “La prevenzione della salute attraverso i corretti stili di vita, tra cui includiamo l’attenzione alle corrette posture e ai corretti carichi sulla colonna vertebrale, è da diffondere tra gli adolescenti che devono imparare a rispettare il proprio corpo”.

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