Marito e moglie prof in pensione insieme STORIE SOTTO L'OMBRELLONE

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2018 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.

Marito e moglie prof in pensione insieme STORIE SOTTO L'OMBRELLONE
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Uniti dall’amore e dal lavoro, insieme anche al passo d’addio alla scuola. Moglie e marito prof in pensione insieme. 

In pensione insieme

Rossella Sorrentino, 60 anni, e Renato Ronga, 61 anni, docenti di scienze motorie, sposati dal 7 luglio 1984 (matrimonio al santuario della Madonna dell’acqua di Napoli), due figlie, mercoledì 13 giugno festeggeranno il loro pensionamento in una festa formato maxi: 150 invitati in un luogo per loro simbolico come la palestra dell’istituto "Pessina" di Appiano Gentile.

Una coppia speciale, che definire sportiva è d’obbligo ma pure limitante. Perché la storia di Renato e Rossella nasce, sì, dalla comune passione per lo sport ma racconta molto altro: di quando erano studenti, a Napoli. Lui allievo di un Itis, lei iscritta alle magistrali. Un ragazzo e una ragazza. Strade che si incrociano al sud, si perdono si ritrovano al nord. Moglie marito che, rispettivamente, chiudono la carriera di insegnanti dopo 39 e 40 anni spesi in vari plessi: scuole medie di Faloppio, Olgiate, Lurate Caccivio e Fino Mornasco, "Terragni" di Olgiate, "Pessina" di Appiano "Magistri Cumacini" di Como. Una coppia che non smetterà di stare in mezzo ai giovani, con l’associazione olgiatese "Sportinsieme" di cui Ronga è presidente e Sorrentino direttrice tecnica. Una coppia da raccontare.

Galeotto fu lo sport...

Galeotto fu lo sport?

Rossella: "Insegnavo a Fino Mornasco, scuola media. Renato abitava insieme a un mio collega. Ci siamo ritrovati al nord. Ci conoscevamo dalle superiori, poi entrambi eravamo stati all’Isef ma senza “beccarci”".

Renato: "Partii per venire al nord e vivere un’esperienza lontano dalla famiglia".

La prima cosa che avete pensato incontrandovi al nord?

Renato:"Pure qui sei!".

Rossella: "Mi venne in mente di aver trovato in un cassetto la fotografia di una gita fatta alle scuole superiori dove c’era anche Renato".

Chi ha fatto la prima mossa, chiedendo un appuntamento?

Rossella: "Galeotta fu Firenze, una gita tra colleghi...".

Renato: "Lei abitava a Brunate. Le dissi che se volevamo vederci doveva scendere dalla montagna...".

La cosa più bella vissuta a scuola?

Rossella. "Il corso per diventare anche insegnante di sostegno. Nel 1992 decisi di dedicarmi ai ragazzi in difficoltà. Allora le mie figlie erano piccole, il corso è durato due anni: tanti sacrifici ma anche soddisfazioni. Alla scuola media di Olgiate ero responsabile del dipartimento per il sostegno, abbiamo realizzato il progetto della serra. E ricordo volentieri i risultati sportivi ottenuti anche a livello nazionale con i miei allievi".

Renato: "Non posso dimenticare la mia grande preside Graziella Introzzi, alla scuola media di Faloppio. A livello didattico mi ha dato tutto: allora, davvero, facevamo ricerca di base sulla scuola. E’ stata fondamentale. E poi la preside Iabichino al 'Pessina': inizialmente ci scontrammo, mi mandò una lettera di richiamo alla quale risposi a tono. Poi, a fine Anni Novanta, su 250 docenti, scelse me: mi assegnò la responsabilità del plesso".

ciò che vorreste dimenticare degli anni lavorativi nel mondo scuola?

Renato: "Negli anni 2003-2004 avevamo aperto uno sportello ascolto per i ragazzi, al 'Pessina': purtroppo abbiamo faticato a ottenere l’approvazione da parte dell’azienda sanitaria. Ricordo ostracismo, mi fece molto male".

Rossella: "In generale, vorrei dimenticare il fatto che la nostra disciplina di insegnamento non sia molto considerata da qualche genitore e collega".

La cosa che più vi mancherà della scuola?

Rossella: "I ragazzi".

Renato: "I ragazzi, che hanno bisogno di essere accompagnati. Più conosco gli adulti meno mi appassionano: purtroppo, oggi, siamo in una società decadente".

quella che non vi mancherà affatto?

Renato: "La burocrazia".

Rossella: "Il suono della prima campanella. In realtà, pensando di non sentirla più un po’ mi mette malinconia ma al tempo stesso mi rende felice".

Vi siete mai scambiati consigli sul modo di insegnare?

Rossella: "Sì, sempre".

Renato: "Sì, per quanto riguarda la scuola non ci siamo mai scontrati. Magari su qualche altra visione della vita sì".

Farà un regalo per il pensionamento della sua dolce metà?

Renato: "Un viaggio ma non si può dire di più".

Rossella: "Ci regaleremo un viaggio, all’estero. Altro non so".

Come festeggerete il raggiungimento della pensione?

Rossella: "Abbiamo passato una vita nelle palestre e continueremo a farlo con la nostra associazione 'Sportinsieme'. Stiamo organizzando una grande festa per il 13 giugno, nella palestra del “Pessina” ad Appiano Gentile. L’abbiamo chiamata “Pausa lavorativa full time”. Saranno presenti anche alcuni ex colleghi ed ex alunni. Circa 150 invitati...".

Renato: "Sarà una festa speciale: mangeremo, brinderemo, balleremo insieme".

Da pensionati, la prima cosa da fare?

Renato: "Stare su una spiaggia. E poi tutte le mie energie saranno profuse per l’associazione che presiedo: mi adopererò per trovare soluzioni che diano sempre più stabilità a 'Sportinsieme'".

Rossella: "Approfondire la conoscenza delle lingue straniere. Abbiamo mandato le nostre figlie a studiare all’estero. Questa volta, invece, ci vado io...".

Ultima domanda: di chi è la colpa di questa intervista? Del giornalista o c’è lo zampino delle vostre figlie?

"Ci sarà stato sicuramente uno scambio di informazioni tra di voi", rispondono all’unisono i due docenti. Uniti come sempre. Dall’amore, dal lavoro e da una famiglia di cui essere orgogliosi.

(Giornale di Olgiate, sabato 9 giugno)

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