Nel presepe di Guanzate la capanna diventa un'ancora

La singolare rappresentazione della natività al santuario.

Nel presepe di Guanzate la capanna diventa un'ancora
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Nel presepe di Guanzate la capanna di Gesù si trasforma in un'ancora.

Presepe all'ombra del santuario

"Gesù, ancora di salvezza": è questo il titolo scelto dagli "Amici del santuario"  per il presepe di quest’anno. La tradizione della natività sotto le antiche volte del santuario della Beata Vergine di San Lorenzo persiste ormai da più di 20 anni, 21 per essere precisi. E anche in queste ormai prossime festività natalizie sarà possibile visitare dal pomeriggio di sabato 8 dicembre fino al 27 gennaio 2019 l’opera che il gruppo di volontari, dedicando tanti pomeriggi di lavoro, ha realizzato anche per questo Natale. La scena presepistica vuole offrire ai sempre numerosissimi visitatori un momento di riflessione e preghiera davanti al grande mistero di Gesù che si fa uomo, povero fra i poveri.

La rappresentazione

Una grande ancora realizzata da mani esperte sotto la guida di Enrico Castelnuovo, un punto di riferimento importante e prezioso per tutto il gruppo di amici che ogni anno si dà appuntamento da metà ottobre fino ai primi di dicembre per realizzare il presepe, occupa buona parte della scena presepistica. L’ancora, collocata sul bordo dello specchio d’acqua che vuole rappresentare il mare, e una rete da pesca sullo sfondo sostituiscono la tradizionale capanna e ospitano la scena della natività, in modo un po’ inconsueto ma certamente originale. L’ancora è sicuramente un elemento molto importante per i naviganti. Un punto fermo che permette di attraccare in sicurezza: così è Gesù per tutti coloro che credono in lui.

Tanti particolari

Un’ altra particolarità nell’edizione di quest’anno sarà la presenza di una miniatura del santuario e del viale delle Cappelle realizzata con dovizia di particolari da Gianluca Guffanti e Stefano Clerici: gli "Amici del santuario" l'hanno voluto posizionare nella scena presepistica per ricordare il bicentenario della realizzazione delle cappelle che si festeggerà nel 2019 con diverse iniziative religiose e culturali e che avrà il suo culmine con la solenne Via Crucis presieduta dall’arcivescovo di milano, monsignor Mario delpini, il prossimo 16 marzo. A completare il presepe la parte tradizionale con tante statue in movimento che rappresentano gli antichi mestieri dei nostri luoghi, ideate e costruite ingegnosamente dal guanzatese Vittorio Gini. Sarà possibile quindi ammirare il taglialegna, il tessitore, la donna che stira, il mungitore, l’oste che mesce il vino all’osteria e tanti altri personaggi che sapranno catturare l’attenzione di grandi e piccini. Giochi d’acqua e giochi di luci impreziosiscono e completano l’intera scena presepistica. Il presepe sarà visitabile nei giorni festivi dalle 14.30 alle 17.30 e nei giorni feriali dalle 15 alle 17.

 

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