Parco della Valle del Lambro, distribuiti falsi volantini per il parcheggio di Montorfano

Nel pomeriggio di sabato 24 giugno, gli agenti del parco hanno iniziato i controlli nell’area abusivamente utilizzata come parcheggio.

Parco della Valle del Lambro, distribuiti falsi volantini per il parcheggio di Montorfano
Pubblicato:
Aggiornato:

Al parco della Valle del Lambro sono stati distribuiti alcuni falsi volantini che riproducevano la copia di un presunto atto amministrativo distribuito da ignoti, il cui contenuto, dava l'ok all'utilizzo dell’area a parcheggio di Montorfano che invece è vietato.

Parco della Valle del Lambro: i fatti

Nel pomeriggio di sabato 24 giugno, gli agenti del parco hanno iniziato i controlli nell’area abusivamente utilizzata come parcheggio. Alla vista delle Guardie ecologiche volontarie, alcuni bagnanti hanno raggiunto gli agenti e mostrato un volantino che riproduceva la copia di un presunto atto amministrativo distribuito da ignoti poco prima. Il  documento, in realtà non proveniente dal parco Valle Lambro ma era un vero e proprio falso.

Un documento falsificato

L’atto falsificato, rispetto all’originale, ha una differente formattazione del testo ed è stampato in rosso. Sono diverse incongruenze formali: il numero di protocollo, (che nell’atto originale è scritto a mano), i destinatari, oltre alla riproduzione del timbro dell’Ente Regionale e della firma del direttore, attraverso un collage di immagini. Per quanto riguarda la parte sostanziale della falsificazione, il testo ha subito diversi tagli essendo composto da una sola pagina invece che le tre dell'originale.

Le parole del presidente della Valle del Lambro

Così Eleonora Frigerio: "Le ultime vicende che hanno interessato la Riserva di Montorfano e che abbiamo formalizzato nella denuncia, sono di una gravità estrema. E’ inconcepibile che un atto di un Ente pubblico venga riprodotto per essere falsificato. Ancora più pericoloso e inaccettabile che lo stesso documento venga volontariamente modificato ad hoc per stravolgerne il significato e che venga infine distribuito, come mezzo per ingenerare confusione e non far rispettare le norme in vigore. Sulla vicenda esprimo un giudizio molto duro: sono profondamente gravi i fatti che sono accaduti nell’ultimo fine settimana di giugno, comportamenti sui quali non abbiamo potuto soprassedere, tanto da doverci rivolgere alla Magistratura".

Seguici sui nostri canali