Poste Italiane: nel 2019 tremila nuovi inserimenti. Novità anche in Lombardia

L'azienda ha sottoscritto lo scorso 8 marzo con tutte le Organizzazioni Sindacali un accordo quadro sugli andamenti occupazionali per il 2019.

Poste Italiane: nel 2019 tremila nuovi inserimenti. Novità anche in Lombardia
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Poste Italiane: nel 2019 tremila nuovi inserimenti. Novità anche in Lombardia: nel primo semestre anche 25 conversioni da lavoro part time a full time.

Poste Italiane: nel 2019 tremila nuovi inserimenti

Novità nel settore delle Poste e nuovi inserimenti in vista nel gruppo Poste Italiane. L’azienda ha sottoscritto lo scorso 8 marzo con tutte le Organizzazioni Sindacali un accordo quadro sugli andamenti occupazionali per il 2019.

Le parti hanno concordato, nell’ambito di una complessiva riorganizzazione, interventi di politiche attive per un totale di 3170 nuovi inserimenti su tutto il territorio nazionale entro la fine dell’anno. In particolare per la Lombardia sono previste anche anche 25 conversioni da lavoro part time a lavoro full time.

Nuove assunzioni e investimenti in automazione

I punti salienti dell’accordo riguardano nuove assunzioni di risorse part-time negli stabilimenti di recapito e la definizione di un modello di funzionamento della rete logistica basato su investimenti nell’automazione. Prevista inoltre l’introduzione della “Lean Production”, una modalità di organizzazione del lavoro  – – fanno sapere dall’azienda – che garantisce il miglioramento continuo dei processi produttivi attraverso la partecipazione dei lavoratori.

Sempre nel settore del recapito, inoltre, l’accordo stabilisce un incremento delle Linee Business allo scopo di potenziare il ruolo di Poste Italiane nel mercato dell’eCommerce.

Più personale negli uffici postali

Infine, per quanto riguarda gli uffici postali, è previsto un rafforzamento da realizzarsi attraverso l’assunzione di risorse part time da dedicare alle attività di front end e la ricollocazione in produzione di risorse provenienti dalle strutture di staff.

Le azioni previste dall’accordo saranno oggetto di incontri sindacali periodici sia a livello nazionale che territoriale; le parti inoltre si confronteranno entro il mese di settembre per attivare il ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà.

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