Psicosi pedofilo e arti marziali, l'allarme bufala che spaventa anche Arosio

Diventa virale la storia di un anziano che vuole insegnare arti marziali ai bambini toccando loro le mani in modo sospetto.

Psicosi pedofilo e arti marziali, l'allarme bufala che spaventa anche Arosio
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Quando l’allarme diventa una “bufala”, complice anche l’episodio di pedofilia accaduto a Milano nei giorni scorsi. La storia è semplice. I protagonisti sempre gli stessi: un insegnante di arti marziali, forse un pedofilo, un bambino e una mamma.

Cambiano i luoghi: Arosio, ma anche i Comuni di Monza e Brianza Besana, Robbiano, frazione di Giussano, Sovico, Monza. Una storia che da ieri sta diventando virale e dove il luogo dell’accaduto cambia a seconda dei gruppi Facebook o whatsapp dove viene diffuso il racconto.

Il racconto audio

L’allarme scatta da un audio diffuso da gruppi di mamme delle scuole e da gruppi di controllo di vicinato. Una voce femminile racconta di un episodio misterioso accaduto al bar di un centro sportivo dove un uomo avvicinerebbe i bambini, toccandogli le mani, invitandoli in sedi appartate per insegnare loro le arti marziali.

A questo punto entra in gioco la madre che allontanerebbe l’anziano dal bambino tra l’indifferenza di tutte le altre persone presenti al bar. Dall’audio diffuso, la madre sarebbe poi andata a far denuncia dai carabinieri.

Realtà o psicosi?

Dalle prime informazioni raccolte sembrerebbe che su un fatto del genere, forse accaduto in Valsassina, stiano indagando i carabinieri del Comando provinciale di Lecco senza però riscontri concreti. Ma sta di fatto che dalle Prealpi attraverso un’escalation virale, la storia si è spostata alla Brianza lecchese, a quella comasca arrivando alla Brianza monzese e al capoluogo.

La nota dei carabinieri

Ecco la nota ufficiale diramata dai carabinieri del Comando di Lecco il 2 ottobre: “Nel pomeriggio del 29 settembre scorso, in località Bindo di Cortenova (Lc), nel parco, antistante il bar “L’Officina” è stata segnalata la presenza di un uomo, di circa 50 anni, che avrebbe avvicinato, almeno due bambini, con l’intento di promuovere, con insistenza, un corso di arti marziali. Il fatto, che non è stato immediatamente denunciato alle Forze di Polizia, ha ingenerato un allarme tra i genitori del luogo – allo stato dei fatti ingiustificato – ed è stato segnalato ai Carabinieri della Stazione di Introbio soltanto il giorno successivo. I Carabinieri stanno conducendo le verifiche del caso al fine di meglio delineare i particolari  dell’intera vicenda e identificare lo sconosciuto che, comunque, allo stato non risulta abbia compiuto atti di violenza di alcun genere nei confronti dei minori”.

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