Stretto di Messina a nuoto: vince Olgiate, l’Alveare esulta STORIE SOTTO L'ALBERO

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2019 sulle pagine del nostro settimanale.

Stretto di Messina a nuoto: vince Olgiate, l’Alveare esulta STORIE SOTTO L'ALBERO
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OLGIATE COMASCO - Nulla potevano le meduse urticanti e i fastidiosi crampi, di fronte alla forza di volontà di due amici che a nuoto hanno attraversato lo Stretto di Messina per regalare sorrisi all’ "Alveare". Due commercianti affiatati: Alberto Ghielmetti, 45 anni, e Michele Bottinelli, 44 anni, vicini di attività in centro (pasticceria «Ghielmetti/Lucca» e «La Giocartoleria»). Un sodalizio sportivo forgiato da mesi di allenamenti in acqua. E una squadra di speciali tifosi volata appositamente da Olgiate in Sicilia: cinque disabili e quattro volontari dell’associazione «L’Alveare», capitanati dal presidente Raffaele Cantacesso. Gli ingredienti per cucinare un’impresa tra sport e solidarietà c’erano tutti. E le attese non sono andate deluse. Anzi: giovedì mattina 25 luglio la traversata dello Stretto di Messina si è conclusa nella liberatoria esultanza della delegazione «made in Olgiate».

Stretto di Messina a nuoto: vince Olgiate, l’Alveare esulta

Sulla carta Ghielmetti e Bottinelli avrebbero dovuto nuotare il tratto di 3.550 metri da Pilone Torre Faro a Pilone Santa Trada. In realtà, vuoi per le condizioni del mare, in particolare per le correnti, la maxi nuotata è stata più lunga e impegnativa del previsto. Ma ha regalato
soddisfazione massima: Ghielmetti ha messo in fila tutti, primo dei 30 nuotatori partecipanti, malgrado sia stato punto da una medusa. E Bottinelli ha completato la traversata a dispetto dei crampi, giungendo nel gruppo di metà classifica. «Ognuno ha nuotato coi propri obiettivi ma ciò che conta era raggiungere un risultato per l' “Alveare”- commenta Ghielmetti, a caldo, a traversata appena finita - ho impiegato un’ora e nove minuti. Dopo un chilometro e mezzo sono stato punto al braccio da una medusa ma ho tirato dritto: il messaggio che volevamo dare era proprio il raggiungimento di un traguardo, facendo capire che non esistono difficoltà che non si possano superare». Bottinelli aggiunge: «Esperienza bellissima, eccezionale vedere la gioia dei ragazzi dell’ “Alveare ”. Sono partito un po’ troppo forte e poi ho avuto i crampi, fermandomi una decina di minuti appoggiato alla barca che ci affiancava. La corrente mi ha costretto ad allungare il tragitto da compiere: alla fine, però, ho recuperato e sono riuscito a completare la traversata, nuotando 3,9 chilometri in un’ora e venti minuti».

"Il traguardo più bello"

Al traguardo, sulla sponda calabrese, l’orgoglio di aver portato a termine una sfida con se stessi, veicolando un progetto di contagiosa solidarietà. Una pioggia di like e visualizzazioni tra web e social - impresa cliccatissima sul nostro portale Giornaledicomo.it - e messaggi di affetto per Ghielmetti, Bottinelli e gli amici dell’ "Alveare". Una vera e propria mobilitazione attivata dalla traversata: sponsor e maglietta celebrativa dell’iniziativa hanno permesso di raccogliere circa 3.000 euro a favore del sodalizio che aggrega persone disabili. E per il futuro qualcosa bolle già in pentola, col pensiero rivolto alle acque del lago di Lugano. La morale della storia, riassunta nelle parole del raggiante presidente dell’ "Alveare", che ha seguito l’impresa, bracciata dopo bracciata, a bordo di una barca: “L’Alveare ha vinto: non ci ferma nessuno!".

(Il Giornale di Olgiate, 27 luglio 2019)

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