Sale sul palco per raccontare la sua lotta contro il tumore STORIE SOTTO L'ALBERO

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2019 sulle pagine del nostro settimanale.

Sale sul palco per raccontare la sua lotta contro il tumore STORIE SOTTO L'ALBERO
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OLGIATE COMASCO - Salire sul palco del teatro Sociale, a Como, e raccontare la propria esperienza di malattia e lotta. Per instillare gocce di coraggio in chi sta combattendo il tumore. Per testimoniare, non solo al pubblico ma anche a se stessi, che la battaglia può essere vinta. Antonella Corbisiero, 51 anni, olgiatese, è una mamma che nella malattia ha scoperto nuova forza vitale. Sposata con Enrico, due figlie, Elena e Chiara, è attivissima nell’associazione «Erone Onlus» presieduta da Alberto Vannelli, primario del reparto di Chirurgia generale dell’ospedale Valduce di Como. Venerdì 15 marzo si è messa in gioco nell’incontro aperto alla popolazione, organizzato dal sodalizio nella suggestiva cornice del Sociale. Mamma Antonella era tra i relatori di spessore coinvolti da «Oncologia e territorio - I tumori della mammella». E il suo intervento - «Seni d’avorio, dove abita l’amore» - non ha lasciato indifferenti.

Sale sul palco per raccontare la sua lotta contro il tumore

Quel palco Corbisiero l’ha raggiunto forte di un cammino lungo e sofferto: la diagnosi, nel 2015, dopo una mammografia; un diario scritto come liberatoria esigenza, raccontando quattro cicli di chemioterapia di 21 giorni, altre 12 chemio settimanali e 25 cicli di radioterapia; parole catturate in «Resurface - La storia di chi ha vinto la lotta contro il cancro», short film girato dal giovane canzese Jonathan Polotto. Pubblicato su YouTube, conta 2.340 visualizzazioni. Quindi, al teatro Sociale, l’ulteriore step di una testimonianza che, giorno dopo giorno, diventa terapeutica. «Il cancro è stato talmente benevolo che ci ha incantati di fronte alla vita»: è uno dei messaggi raccontati mentre immagini e musica scorrono lentamente. «Sono orgogliosa di fare parte di “Erone Onlus”- spiega Corbisiero, entusiasta - Si occupa di formazione, sensibilizzazione nel campo dell’oncologia, con particolare attenzione all’assistenza e all’aiuto delle persone nel delicato momento tra la diagnosi della malattia e l’inizio del percorso terapeutico. Perché portare in pubblico la mia testimonianza? Per me è realmente terapeutico: è il mio modo di continuare a combattere, non considerandomi guarita del tutto. Per aiutare gli altri: perché se aiuti, stai bene. C’è chi si chiude, a me invece è successo l’opposto. Parlo della malattia, spontaneamente, per superarla, convinta che sia utile anche al mio prossimo». Mai sottrarsi ma condividere. «Dico grazie all’associazione (www.eroneonlus.it) e al dottor Vannelli. Ho affrontato un percorso pesante, tortuoso: esserne uscita mi ha dato forza, la capacità di riconoscere la vita come un dono. E io voglio dirlo senza paura».ù

(Il Giornale di Olgiate, 23 marzo 2019)

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