Treni soppressi: Trenord risponde alle proteste dei pendolari

Nei giorni scorsi i pendolari comaschi si sono lamentati per i numerosi disservizi delle ferrovie. Trenord risponde alla protesta con una lettera.

Treni soppressi: Trenord risponde alle proteste dei pendolari
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Sulla nostra testata ieri, 3 luglio 2017, è stata pubblicata una parte della lettera del Comitato viaggiatori e pendolari lombardi. Forte la loro protesta contro i numerosi disagi nelle ultime settimane per chi utilizza quotidianamente le linee che collegano Como a Milano. Incriminato è stato l'alto tasso di soppressione dei treni ma anche i ritardi e i disagi che nel mese di giugno si sono fortemente acuiti. Da Trenord non si è fatta attendere la risposta, arrivata direttamente alla nostra redazione.

Treni soppressi: Trenord risponde alle proteste

In primo luogo la lettera dei pendolari faceva un paragone con i treni soppressi nel 2012, quando collassò il sistema ferroviario lombardo. Trenord risponde: "Le soppressioni registrate nel 2017 sono state concentrate nel mese di giugno, in particolar modo tra l’11 e il 25 giugno, nelle due settimane colpite dal caldo torrido e sulle linee dove circolano i treni più vecchi della flotta, proprio in concomitanza con le zone a bollino rosso indicate dai bollettini meteo. Il binomio “caldo-vetustà dei mezzi” ha determinato guasti rilevanti".

Prosegue la società: "Il raffronto con quanto accaduto nel dicembre 2012 - quando si paralizzò il servizio ferroviario lombardo - è assolutamente fuori luogo oltre che diffamante. Nonostante il picco di soppressioni rilevato nel giugno 2017, le stesse sono inferiori al numero di soppressioni del giugno 2016, con uno sciopero in entrambi i mesi dei due anni". 

Il contenimento dei costi non sarebbe tra le cause

Inoltre Trenord rimanda al mittente le presunte motivazioni portate dai pendolari come cause delle soppressioni dei treni. "E' totalmente errato attribuire le ragioni delle soppressioni alla riduzione del personale in nome del contenimento dei costi"; la società cita quindi il piano di assunzioni con l’ingresso di circa 200 nuove risorse tra il 2017 e il primo semestre 2018.

Inoltre riporta Trenord "dalla seconda metà del 2014 a tutto il 2016 la flotta di Trenord si è arricchita di 58 treni nuovi. Altri 18 sono stati o saranno immessi in servizio nel 2017" per rispondere alle critiche all'età avanzata dei mezzi ferroviari al servizio dei cittadini. Anche se c'è da dire che "il 40% dei convogli di Trenord avrà ancora un’età media pari a 35 anni" e per questo è necessario un nuovo piano d'investimenti. 

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