Un milione di euro per il potenziamento della Radioterapia al Sant'Anna

I fondi, di provenienza regionale e destinati all’aggiornamento delle alte tecnologie, sono stati impiegati per l’up-grade dell'acceleratore Varian Linac iX2, uno dei quattro in dotazione al presidio.

Un milione di euro per il potenziamento della Radioterapia al Sant'Anna
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Potenziamento tecnologico da un milione di euro per la Radioterapia al Sant’Anna. Grazie ai fondi stanziati da Regione Lombardia per l’aggiornamento delle alte tecnologie del presidio di San Fermo della Battaglia, è stato recentemente ultimato l’up-grade dell'acceleratore Varian Linac iX2, uno dei quattro in dotazione alla struttura comasca, apparecchiatura che si utilizza per la cura dei tumori solidi.

Un milione di euro per il potenziamento della Radioterapia al Sant'Anna

L’investimento consentirà al reparto diretto da Luciano Scandolaro di aumentare l’offerta di prestazioni per pazienti portatori di tumori maligni, in particolare del distretto cervico-cefalico, del torace e della pelvi (tumori ginecologici, del retto e della prostata). La Radioterapia del Sant’Anna, che tratta ogni anno circa mille pazienti, potrà aumentare del 10% il numero di prestazioni con tecniche sofisticate, estendendole ad altri 80-100 pazienti all’anno in più rispetto all’attuale attività.

Le tecnologie

“L’aggiornamento – spiega il primario Scandolaro - si è reso necessario per consentire, anche su questa apparecchiatura, l’effettuazione di una gamma più ampia di prestazioni di radioterapia, a partire dalle terapie con Tecnica Volumetrica – RapidArc, e installare, contemporaneamente, il dispositivo On Board Imager (OBI)”.

Il RapidArc è un sistema computerizzato che permette di effettuare in pochi minuti una radioterapia estremamente precisa e rapida. “Si possono eseguire trattamenti a intensità modulata (IMRT) – prosegue lo specialista - irradiando con estrema accuratezza e precisione anche lesioni molto piccole, situate in zone profonde, con l’impiego di tempi inferiori rispetto all’IMRT convenzionale. Con questa tecnica volumetrica è possibile aumentare la precisione e l’accuratezza, e quindi l’efficacia, del trattamento radiante, limitando la tossicità e gli effetti collaterali”.

L’altra tecnologia installata è l’On Board Imager (OBI), un sistema integrato sull’acceleratore Lineare, che consente l’acquisizione di immagini di alta qualità “on line”. E’ costituito da due braccia robotiche che sostengono un tubo a raggi X associato a un sistema elettronico di acquisizione di immagini sia planari sia “Cone Beam”, cioè immagini TC volumetriche acquisite, in associazione con la rotazione del gantry (il dispositivo che gira attorno al paziente), direttamente in sala di trattamento, prima della seduta di radioterapia.

“Un tale sistema di imaging – specifica Scandolaro – permette di eseguire le tecniche di Radioterapia Guidata dalle Immagini (IGRT) ed è fondamentale per garantire il corretto posizionamento del paziente, una migliore localizzazione del volume di trattamento e, al contempo, consente di ridurre la dose agli organi e tessuti sani ”.

Un lettino ad hoc

Il potenziamento dell’acceleratore ha previsto anche l’acquisizione di un lettino ad hoc su cui si sdraia il paziente durante il trattamento. Questa tipologia di lettino è la condizione necessaria per eseguire le prestazioni di Radioterapia con la tecnologia Rapid-Arc: è un lettino progettato per consentire il posizionamento del paziente e acquisire immagini con la massima precisione. Il supporto è in fibra di carbonio, riduce gli artefatti e non interferisce con le modalità di acquisizione delle immagini.

Con questa dotazione è possibile applicare anche tecniche di gating respiratorio con le quali si può valutare il movimento del bersaglio durante l’erogazione della dose in fase di trattamento e ridurre la quantità di radiazione ricevuta dai tessuti sani. E’ una tecnica molto utile che si applica in casi particolari, soprattutto per tumori del distretto toraco-addominale, nei quali la neoplasia è costantemente spostata durante il trattamento a seguito dei movimenti respiratori del paziente.

“Con questo nuovo investimento – concludono i vertici di Asst Lariana – l’Azienda potenzia uno dei suoi settori strategici, quello oncologico, per offrire alla popolazione una vasta gamma di trattamenti al top della qualità e le migliori tecnologie disponibili sul mercato, senza che i pazienti debbano spostarsi in altre strutture lontano da casa. L’aggiornamento dell’acceleratore consentirà di ampliare l’attività del reparto, che lavora con un approccio multidisciplinare con le altre specialità presenti in azienda, aumentare il numero di pazienti affetti da tumori maligni che potremo curare e sviluppare nuove progettualità nell’ambito dei tumori cervico-facciali”.

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