Viadotto dei lavatoi: blitz di Casapound

Sullo striscione appeso dai militanti: "Sindaco: le auto passano, i camion no. Questo ponte non è sicuro".

Viadotto dei lavatoi: blitz di Casapound
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Blitz di Casapound sul viadotto dei lavatoi, chiuso ai mezzi pesanti dall'estate 2017.

Viadotto dei lavatoi: "Questo ponte non è sicuro"

"Sindaco: le auto passano, i camion no. Questo ponte non è sicuro": così recita lo striscione affisso dai militanti comaschi di Casapound nei pressi del discusso viadotto, per denunciarne le condizioni. Dall'estate 2017, solo un mese dopo l'elezione di Mario Landriscina a sindaco infatti a seguito di alcune verifiche emerse che il viadotto era in condizioni estremamente critiche e che doveva essere chiuso al traffico. Poche settimane dopo venne riaperto alle auto ma non ai mezzi pesanti e venne annunciato un imponente lavoro di ripristino che ancora non è partito.

"Da un anno il traffico su questa struttura è escluso ai mezzi pesanti. Ci domandiamo, però: è davvero una soluzione soddisfacente? - osserva il movimento della tartaruga frecciata, che aggiunge - L'Amministrazione comunale ha già invitato alla calma, grandi rischi non parrebbero esserci. Ma questa relativa tranquillità quanto durerà, considerando che ci vorrà ancora un anno prima dell'inizio dei lavori di manutenzione?".

E concludono: “Chiediamo al sindaco Landriscina e all'assessore alla Mobilità Vincenzo Bella di dare, oltre alle rassicurazioni di rito, certezza circa i tempi di progettazione e agli impegni presi dalla ditta Enser. I comaschi hanno diritto di sapere quando potranno circolare in piena tranquillità, senza rischiare che si verifichi di nuovo quanto già visto ad Annone e Genova".

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