Zanzara del Nilo, il Comune di Mariano detta le misure di prevenzione

"Nel nostro territorio presente una popolazione significativa".

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La ATS Insubria ha emesso una nota con oggetto  “Interventi per il controllo della diffusione delle malattie trasmesse da zanzare”.  La Lombardia, per quanto riguarda la sorveglianza entomologica, è considerata AREA B ovvero territorio in cui è presente il vettore e in cui si sono verificati casi di Chikungunya/Dengue, con la conseguente
necessità di provvedere alla regolamentazione ed all’imposizione di prescrizioni idonee ad evitare l’eventuale insorgere del fenomeno.

Zanzara del Nilo, il Comune di Mariano detta le misure di prevenzione

L’intervento principale per la prevenzione di questa malattia è la massima riduzione possibile della popolazione delle zanzare, e che pertanto è necessario rafforzare rapidamente la lotta alle zanzare. Per contrastare il fenomeno della presenza di zanzara, quando si manifestino casi sospetti od accertati di West Nile o in situazioni di infestazioni localizzate di particolare consistenza con associati rischi sanitari, il Comune provvederà ad effettuare direttamente trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private, provvedendo se del caso con separate ed ulteriori ordinanze contingibili ed urgenti volte ad ingiungere l’effettuazione di detti trattamenti nei confronti di destinatari specificatamente individuati.

Raccolta di acque, possibile focolaio larvale

Attesa la mancanza di un’adeguata disciplina vigente che consenta di affrontare con mezzi tipici ed ordinari il fenomeno suddetto e considerata la necessità di disporre di misure straordinarie che si rivolgano alla generalità della popolazione presente sul territorio comunale, ai soggetti pubblici e privati, nonché in particolare alle imprese ed ai responsabili di aree particolarmente critiche ai fini della proliferazione del fenomeno, quali cantieri, aree dismesse, piazzali di deposito, parcheggi, altre attività produttive che possono dar luogo anche a piccole raccolte di
acqua e conseguenti focolai di sviluppo larvale, il Comune ha steso delle misure da rispettare.

 

"Nel nostro territorio presente una popolazione significativa"

Il sistema di monitoraggio e sorveglianza dell’infestazione da zanzara tigre ha mostrato che nel territorio di questo Comune è presente una popolazione significativa di questo insetto. Il Comune ordina, con validità fino al 31 ottobre ai soggetti gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di aree strutturate con sistemi di raccolta delle acque meteoriche (privati cittadini, amministratori condominiali, società che gestiscono le aree
di centri commerciali, gestori di multisale cinematografiche, ecc.) di:

Controlli stringenti

1. evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi
terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali
possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche
temporanea;
2. procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha
la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e
alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia;
diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a
tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini;
non si applicano tali prescrizioni alle ovitrappole inserite nel sistema regionale di
monitoraggio dell’infestazione;
3. trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque
meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura
efficacia larvicida. La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del
prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla
periodicità, il trattamento è praticato dopo ogni pioggia. In alternativa, procedere alla
chiusura degli stessi tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque
meteoriche con rete zanzariera che deve essere opportunamente mantenuta in
condizioni di integrità;
4. tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, in
modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti e sistemandoli inoltre in modo
da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;
5. provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree ad essi
confinanti incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba.

 Ai soggetti pubblici e privati gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di scarpate ferroviarie, scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dimesse, di:
1. mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali che possano favorire il
formarsi di raccolta d’acqua stagnanti.

 A tutti i conduttori di orti, di:
1. eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in
volta e da svuotare completamente dopo l’uso;
2. sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la
formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
3. chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua.

 Ai proprietari e responsabili o ai soggetti che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, di:
1. adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di
raccolte d’acqua, quali a esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro
sistemazione all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso
onde impedire raccolte d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure svuotamento delle
raccolte idriche dopo ogni pioggia;
2. assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i
provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali da
praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica.

 Ai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in generale, di:
1. stoccare i copertoni, dopo averli svuotati di eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al
coperto o in containers dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli
impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi;
2. svuotare i copertoni da eventuali residui di acqua accidentalmente rimasta al loro
interno, prima di consegnarli alle imprese di smaltimento, di rigenerazione e di
commercializzazione.

 Ai responsabili dei cantieri, di :
1. evitare raccolte di acqua in bidoni e altri contenitori; qualora l’attività richieda la
disponibilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica,
oppure debbono essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni;
2. sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte
d’acqua;
3. provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione di tutti i
materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche.

All'interno dei cimiteri

All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto.

Sanzioni

L’inosservanza delle disposizioni contenute nel provvedimento adottato comporta l’applicazione delle sanzioni previste nei regolamenti comunali, tenendo conto che, in mancanza di una disciplina di riferimento, si dovrà invece ritenere applicabile l’art. 650 del codice penale (inosservanza di provvedimenti dell’Autorità), con conseguenze più gravose.

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