A Lurate Caccivio per riabbracciare la figlia si perde e vaga tutta la notte

Anche sui social era partito un tam-tam per aiutare nelle ricerche dell'uomo di origine moldava.

A Lurate Caccivio per riabbracciare la figlia si perde e vaga tutta la notte
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Una disavventura terminata fortunatamente con un lieto fine per Victor, 66 anni, un uomo di origine moldava arrivato a Lurate Caccivio per passare un po' di tempo con la figlia.

A Lurate Caccivio per riabbracciare la figlia si perde e vaga tutta la notte

La famiglia ha perso le tracce dell'uomo ieri, venerdì 26 aprile 2019, mentre sull'Olgiatese si abbatteva un forte grandinata. Victor, che si trovava a Lurate Caccivio, si è incamminato da solo, senza documenti e privo di telefono, verso il percorso Kneipp cittadino a cui voleva fare visita. "Avremmo dovuto trovarci tutti lì, ma lui non è mai arrivato" ci ha spiegato la figlia che si è quindi recata dai Carabinieri per spiegare la situazione. L'uomo infatti non sapendo l'italiano avrebbe potuto trovarsi in difficoltà. Anche sui social, soprattutto tramite Facebook, è partito un tam-tam per le ricerche.

"Ha fatto chilometri su chilometri per non congelarsi"

Dopo tanta preoccupazione, questa mattina alle 10 Victor è riuscito a mettersi in contatto con la famiglia grazie all'aiuto di un uomo di origine turca con cui è riuscito a dialogare. "Si era perso, ma non conoscendo l'italiano per diverse ore non ha chiesto aiuto a nessuno. Si ricordava soltanto com'è fatta casa mia ma non l'indirizzo e non riusciva più a trovare la strada corretta per rientrare. Così ha camminato tutta notte passando da Oltrona, Cassina Rizzardi e Portichetto. Ha continuato a fare avanti, indietro per diversi chilometri in modo da sentire meno il freddo. Ha incontrato anche una pattuglia dei Carabinieri ma non ha voluto fermarsi per paura di essere scambiato per un malvivente".

Il lieto fine

Quando Victor è finalmente riuscito a mettersi in contatto con la figlia si trovava a Bulgarograsso. "Non abbiamo dormito per tutta notte, eravamo molto preoccupati ma per fortuna tutto è finito per il meglio". Un sospiro di sollievo per la famiglia dell'uomo che ora ci tiene a fare un nuovo appello: "In famiglia sarebbe utile decidere prima un punto di ritrovo qualora non si riuscisse più a trovare la strada di casa. Una chiesa oppure un monumento, così quando succedono queste cose è più facile ritrovare la persona in difficoltà".

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