Abitavano nel Milanese i bimbi uccisi dal treno in Calabria

La famiglia era da poco residente ad Albairate. Travolti sui binari.

Abitavano nel Milanese i bimbi uccisi dal treno in Calabria
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Mercoledì 8 agosto 2018, a Brancaleone, due bambini sono stati travolti e uccisi da un treno in corsa mentre attraversavano i binari. Abitavano ad Albairate, nel Milanese, a due passi da Abbiategrasso, come riporta il nostro portale Settegiorni.it.

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Di Albairate i bimbi uccisi dal treno in Calabria

La famiglia era da poco residente ad Albairate. Ieri pomeriggio, mercoledì 8 agosto, a Brancaleone, località marittima della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria, due bambini di 6 e 12 anni hanno perso la vita dopo essere stati travolti da un treno in corsa. I due fratellini PipoloGiulia, di 6 anni, e Paolo di 12, si trovavano in località San Giorgio quando sono stati investiti da un treno in transito sulla linea tonica tra Brancaleone e Locri mentre attraversavano i binari, probabilmente per raggiungere il mare.

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Il papà originario della Valtellina

E’ valtellinese il padre dei piccoli Giulia e Paolo, uccisi mentre andavano al mare con la mamma. Il padre, Peter Pipolo, residente a Sondrio, ha raggiunto la cittadina calabrese nella serata di ieri.

La probabile dinamica

La madre, Simona Dall’Acqua, che era con loro nel momento dell’incidente, è rimasta gravemente ferita e trasportata in elicottero agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, mentre il compagno della donna è rimasto illeso. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che che la piccola Giulia sia scappata di mano alla madre, costretta quindi a correrle dietro per cercare di allontanarla dai binari. E proprio in quel momento è sopraggiunto il treno regionale che li ha travolti. Sul posto, oltre ai soccorritori, anche la polizia ferroviaria per i necessari rilievi.

La gente di Brancaleone incurante del pericolo

A Brancaleone però le brutte abitudini non cambiano, nemmeno dopo una tragedia di questa portata. Le persone continuano ad attraversare i binari per raggiungere la spiaggia invece di servirsi del sottopassaggio. Eppure quello più vicino si trova solo a 200 metri dal punto esatto in cui i due fratellini hanno perso la vita. Ma tutti sono incuranti del pericolo e sui binari continua ad esserci un via vai di gente: anziani, giovani, bambini e mamme con i neonati.

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