Carabiniere arrestato nel traffico di farmaci e soldi della 'ndrangheta

Contestato un ruolo di supporto all'attività criminosa.

Carabiniere arrestato nel traffico di farmaci e soldi della 'ndrangheta
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Carabiniere arrestato, tra i nomi degli uomini per cui è scattata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere c'è anche quello di G.F., residente a Olgiate Comasco.

Carabiniere arrestato, l'operazione e il giro d'affari

In azione i Carabinieri del Nas: operazione lunedì mattina dei comandi di Monza Brianza, Roma, Napoli e Lucca coadiuvati nella fase esecutiva dai militari dei locali Comandi provinciali. Misure cautelari detentive emesse dal Tribunale di Milano nei confronti di 13 soggetti, ritenuti a vario titolo responsabili dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Erario, truffa ad aziende farmaceutiche, autoriciclaggio, ricettazione di farmaci, somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. I reati contestati agganciano un giro d'affari per milioni di euro.

Le accuse contro gli arrestati

A G.F., carabiniere di Olgiate Comasco, 40 anni, ex appartenente ai Nas e in servizio al terzo Battaglione Carabinieri di Milano, viene contestato il ruolo di consulente del gruppo. Approfittando della sua posizione nell'Arma, avrebbe assicurato copertura e supporto. Ad esempio dando informazioni su come ottenere, con elementi di falsità, autorizzazioni per il trattamento di sostanze stupefacenti. Inoltre, sfruttando appunto la sua professione, avrebbe fatto in modo di evitare ispezioni dei Nas. Si parla anche di assistenza garantita al gruppo con derivazioni 'ndranghestiste, particolare che sarebbe stato noto allo stesso carabiniere. E proprio in relazione all'intreccio con la 'ndrangheta la Procura fa il nome di Giuseppe Strangio, attualmente indagato dalla Dda di Milano per riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite della criminalità organizzata calabrese. Strangio avrebbe partecipato all'acquisto della farmacia Caiazzo di Milano, base operativa dell'attività illecita, mettendo 200.000 euro. Un quadro a tinte fosche in cui compare a più riprese anche il carabiniere residente a Olgiate Comasco. Un quadro che ha portato alla formalizzazione delle pesanti accuse dalle quali è chiamato a difendersi.

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