Expo: sindaco di Milano condannato a 6 mesi, pena convertita in multa

Assolti gli altri tre imputati.

Expo: sindaco di Milano condannato a 6 mesi, pena convertita in multa
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Expo: Beppe Sala condannato a 6 mesi di reclusione. Pena convertita in multa.

Expo: sindaco di Milano condannato a 6 mesi, pena convertita in multa

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è stato condannato a 6 mesi di reclusione convertiti poi in una multa da 45mila euro nel processo milanese in cui era imputato per falso materiale e ideologico.  Sala, ex commissario e amministratore delegato di Expo, è stata imputato per falso materiale e ideologico per la retrodatazione di due verbali con cui sono stati sostituiti due componenti della commissione di gara per l’assegnazione dell’appalto nel maggio del 2012. Sala è stato l’unico dei 4 imputati a essere condannato. Sono stati infatti assolti: Angelo Paris, ex manager di Expo e presidente della commissione aggiudicatrice accusato di tentato abuso di ufficio, Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde accusato di turbativa d’asta sulla gara d’appalto e Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani, accusato del reato di tentato abuso di ufficio.

Le parole di Franco Mirabelli

Il senatore del Pd Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo dem, eletto a Milano, fa sapere che continua ad essere dalla parte di Sala, con stima e fiducia:

“Confermo al sindaco Beppe Sala stima personale e politica e piena fiducia. Milano e il Paese gli devono molto: ha consentito che si svolgesse Expo tenendola al riparo da ogni tipo di infiltrazione mafiosa e di malaffare e in questi anni ha dimostrato di governare la nostra città guardando esclusivamente all’interesse pubblico e dei milanesi. E’ importante che Beppe prosegua ora nel suo lavoro prezioso, continuando a proiettare Milano nel futuro, come ha fatto finora”.

Le dichiarazioni di Carlo Sangalli

Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio Milano, spera nel riconoscimento della correttezza di Sala:

“La capacità manageriale di Sala e la sua correttezza godono di un consenso ampio e traversale. E nessuno può dimenticare che è stato grazie soprattutto alla sua professionalità e determinazione se Expo 2015 ha superato momenti difficilissimi ed è stato un successo globale. Un successo che ha avuto importanti effetti economici e ha rilanciato l’immagine di Milano e dell’Italia nel mondo. Comprendiamo bene l’amarezza di Sala e auspichiamo che, nei successivi gradi di giudizio, venga riconosciuta la correttezza del suo operato”.

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