Maxi frode delle auto a Cantù: si costituisce il secondo truffatore

Era responsabile del reato di bancarotta fraudolenta aggravata insieme al "collega".

Maxi frode delle auto a Cantù: si costituisce il secondo truffatore
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I militari del Nucleo Operativo Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cantù hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Como, traendo in arresto, ad aprile scorso, N.D., cittadino italiano classe 1987, domiciliato nella provincia di Milano. Era responsabile del reato di bancarotta fraudolenta aggravata. Aveva frodato diversi clienti vendendo delle auto. In questi giorni si è costituito anche il secondo truffatore.

Maxi frode delle auto a Cantù

Di analogo tenore le responsabilità imputate a N.N., cittadino italiano classe 1996, resosi irreperibile nel corso delle ultime settimane e costituitosi, in questi giorni, alla casa circondariale di Bergamo. L’indagine è scaturita a seguito di segnalazione pervenuta lo scorso 13 settembre 2018, quando, il personale dell’Aliquota Radiomobile del NOR di Cantù è intervenuto in città, in via Ginevrina da Fossano nel concessionario “Top Car sas” (che aveva preso in affitto i locali dalla “Simpaty Car”), dove alcuni utenti lamentavano una truffa da parte dei rivenditori della concessionaria.

I raggiri

Le successive indagini condotte dai militari hanno consentito di appurare che i titolari della società, attraverso raggiri ed artifizi, erano riusciti ad adescare nella truffa un totale di 25 persone, sempre con lo stesso sistema consistente nell’ottenere il pagamento dell’autovettura acquistata dal cliente mancando poi all’appuntamento concordato per la consegna del veicolo. In seguito, gli amministratori hanno provocato volontariamente il fallimento della società Top Cars intascando le somme di denaro percepite senza corrispondere alcun prodotto ai clienti. Avevano illecitamente conseguito ingenti profitti, incassando oltre 300mila euro. Gli arrestati sono stati portati alla casa circondariale di Bergamo.

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