Morti in corsia: "Credevo la stessero curando"

Parla la nuora di Laura Taroni, riflettori puntati sulle morti nella famiglia dell'amante di Cazzaniga.

Morti in corsia: "Credevo la stessero curando"
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In aula come testimone Gabriella Guerra, cognata dell’infermiera killer Laura Taroni.

Morti in corsia, omicidi in famiglia

Malori, qualche acciacco, poi improvvisi crolli e la morte. Venerdì nell’aula del Tribunale di Busto si è entrati nel vivo delle tre morti nella famiglia di Taroni. Quella della madre Maria Rita Clerici e Massimo e Luciano Guerra, marito e suocero di Taroni, fratello e padre della teste Gabriella Guerra. “Maria Rita Clericiera a letto. Non era cosciente, aveva gli occhi chiusi. Laurae il dottor Cazzanigaerano nella camera, si trovavano tutti e due sul lato sinistro del letto. Ricordo il dottor Cazzaniga che reggeva da solo, con la destra, la sacca di una flebo, dentro c’era un liquido trasparente. Mi sono sentita rincuorata perché ho pensato che la stessero curando». Secondo la procura di Busto, è stata quella flebo invece a ucciderla.

Il servizio completo su La Settimana di Saronno di venerdì 13 luglio.

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