Omissione di soccorso denunciate due persone

L'indagine è stata condotta dagli agenti del Comando della Polizia locale di Cantù.

Omissione di soccorso denunciate due persone
Pubblicato:
Aggiornato:

Omissione di soccorso denunciate due persone.

Omissione di soccorso: il sinistro

Si sono concluse stamane le indagini scaturite a seguito di  un sinistro stradale con omissione di soccorso verificatosi sabato 13 ottobre alle 21 in via Como all'intersezione via Bengasi. Un ciclomotore, immettendosi su via Como, ha omesso di accordare la precedenza a un motociclo che proveniva dal centro di Cantù in direzione Como, condotto da un ventenne di Cabiate. A causa dell'urto il motociclista è rovinato al suolo riportando lesioni guaribili in otto giorni.

Le indagini

Il conducente del ciclomotore, a bordo del quale viaggiava anche un passeggero, entrambi di origine asiatica, dopo i primi attimi di incertezza si sono allontanati incuranti del ferito. Questi è stato soccorso da un passante e successivamente dall'unità mobile del 118. La pattuglia intervenuta, dopo i primi rilievi del caso, essendo il teatro del sinistro a meno di 300 metri dal varco per le lettura targhe, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti attraverso il tablet in dotazione ha accertato le caratteristiche salienti del ciclomotore e la direzione di allontanamento dello stesso.

I responsabili

Dalla verifica della proprietà, il mezzo risultava essere nella disponibilità di un cittadino residente a Cantù, S.S. di anni 21, il quale stamane sentito in merito all'accaduto ha ammesso le proprie responsabilità stante il dettagliato quadro accusatorio costruito dagli operatori. Lo stesso è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per fuga e omissione di soccorso. Per la fuga sono previsti la sospensione della patente da uno a tre anni , il sequestro del veicolo ai fini della confisca e l'arresto da sei mesi a tre anni. Mentre per l'omissione di soccorso sono previsti la sospensione della patente da 18 mesi a 5 anni, il sequestro per confisca del veicolo e la reclusione da 1 a tre anni. Stessa sorte per il passeggero S.M residente a Cantù di anni 30, in quanto ugualmente responsabile della condotta criminosa.

Il commento dell'assessore

Così ha commentato l'assessore alla sicurezza Antonio Metrangolo: "Mi complimento con l'Ufficiale responsabile  dell'Unità Operativa Complessa dei Servizi sul Territorio e con i due sovrintendenti che con professionalità, rapidità ed efficacia hanno individuato i responsabili del reato. La tecnologia è un mezzo indispensabile quando utilizzata con alto tasso di competenza come ancora una volta dimostrata dal Comando di Polizia Locale".

TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU

Seguici sui nostri canali