Vittoria per le "mamme hostess" in Tribunale a Como: l'Inps dovrà risarcirle per comportamento discriminatorio

Confermato l'esito positivo emesso dal Tribunale di Ferrara.

Vittoria per le "mamme hostess" in Tribunale a Como: l'Inps dovrà risarcirle per comportamento discriminatorio
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E' di alcuni giorni fa la nuova sentenza emessa dal Tribunale di Como circa il presunto - e ora confermato - comportamento discriminatorio da parte dell'Inps nei confronti di una "mamma hostess", residente a Como e dipendente di una nota compagnia aerea con sede a Roma e Milano Malpensa. La sentenza andrà anche a favore di altre 70 donne con situazione analoga.

Tribunale di Como riconosce comportamento discriminatorio: il caso

Il Tribunale di Como ha infatti dichiarato - a distanza di quasi un mese dall'esito positivo del Tribunale di Ferrara - discriminatorio il comportamento assunto dall'Inps nei confronti dell'assistente di volo-mamma a cui - durante il periodo di maternità - è stato corrisposto un importo più basso del 40% rispetto al dovuto.

Secondo quanto stabilito dagli artt. 22 e 23 D Lgs 151/2001, l'Inps dovrebbe corrispondere alle lavoratrici in maternità il medesimo importo percepito prima della gravidanza. E' importante sottolineare anche che per alcune mansioni considerate a rischio per il bambino, tra cui quella dell'assistente di volo, è prevista la maternità dal momento dell'accertamento della gravidanza.

Tuttavia così non è stato - non solo per il caso in questione - ma anche per altri casi precedenti. L'ente si è difeso sostenendo che il tutto è stato frutto di una errata interpretazione circa la base di calcolo utile per determinare l’assegno di maternità.

La sentenza e la vittoria

Il Tribunale ha dunque condannato l'ente al pagamento dell’importo richiesto, agli interessi legali e al saldo. Lo Studio Legale Martucci & Associati ed ANPAV - Associazione Nazionale Professionale Assistenti di Volo - hanno finalmente visto premiata la prolungata ed approfondita analisi della materia "indennità di maternità".

"La sentenza restituisce finalmente parità e dignità alle 'mamme hostess' già tanto penalizzate nella gestione dei neonati per la peculiarità lavorativa - spiegano da Anpav - Almeno da adesso in poi a simili difficoltà non si aggiungeranno inspiegabili penalizzazioni economiche".

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