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Ricerca scientifica, l'Europa che funziona

L'Unione europea è sempre più leader mondiale nella ricerca scientifica, anche grazie ai programmi europei che finanziano la ricerca di eccellenza, la mobilità dei ricercatori e le collaborazioni transnazionali

Ricerca scientifica, l'Europa che funziona
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C’è un’Europa che funziona e che ha investito 150 miliardi di euro negli ultimi 35 anni per finanziare la ricerca e l’innovazione. 

La ricerca non è un lusso ma un bisogno primario delle nostre società. Per illustrare i risultati e le loro applicazioni concrete, la Rappresentanza a Milano della Commissione europea ha partecipato anche quest’anno a MEETmeTONIGHT, l’evento che, dal 27 al 28 settembre scorsi, ha riunito a Milano ricercatori e grande pubblico. 

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Ricerca scientifica, l’Europa che funziona

L’Unione europea è sempre più leader mondiale nella ricerca scientifica, anche grazie ai programmi europei che finanziano la ricerca di eccellenza, la mobilità dei ricercatori e le collaborazioni transnazionali. «C’è un’Europa della ricerca che funziona e che ha investito 150 miliardi di euro negli ultimi 35 anni per finanziare la ricerca e l’innovazione. Con le borse Marie Sklodowska-Curie sosteniamo i ricercatori nelle varie fasi della loro carriera e, attraverso lo European Research Council, una sorta di “Champions League della scienza”, abbiamo premiato circa 9mila ricercatori di eccellenza, tra cui più di 800 italiani», ha dichiarato Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea. 

Queste iniziative fanno parte di Horizon 2020, il programma di ricerca Ue da 77 miliardi di euro nel periodo 2014-2020. Grazie a questi fondi, sono stati scoperti esopianeti abitabili scoperti, batterie ultra longeve, nuove terapie contro malattie neuro-degenerative, tumori, epatiti. 

Per il periodo 2021-2027 la Commissione europea ha proposto Horizon Europe, con 100 miliardi di euro per sostenere la scienza aperta, l’innovazione e per dare risposte alle sfide delle nostre società. 

Gli Italiani e la ricerca Ue: alcuni dati

Finanziamento europeo per la ricerca nel periodo 2014-2020 (Programma Horizon 2020): 77 miliardi di euro

Organizzazioni/enti italiani che hanno partecipato ai progetti Horizon 2020: 11.291 (10,63% del totale). 

Finanziamenti ricevuti da organizzazioni/enti italiani: 3,8 miliardi di euro (9,07% del totale).

Numero di organizzazioni italiane che hanno presentato una proposta: 78.225 (12,33% del totale). Tasso di successo delle proposte italiane: 11,52% (11,98% del totale)

PMI partecipanti: 2.716 (24,05% del totale delle PMI presenti in Italia)

Posizione dell’Italia: 5ª sui 28 Paesi Ue per livello di partecipazione, 5ª sui 28 Paesi Ue per livello di finanziamento ricevuto.

Organizzazioni partecipanti, la top 10 in Italia: Cnr; Politecnico di Milano; Università di Bologna; Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; Istituto italiano di Tecnologia; Leonardo; Università di Roma La Sapienza; Politecnico di Torino; Università di Padova; Università di Milano.

Storie di successo dell’Ue

Grazie al finanziamento dell’Unione europea ecco alcuni incredibili risultati nel campo della ricerca e dell’innovazione.

TERAPIE CONTRO IL CANCRO

Nei paesi sviluppati una donna ha circa 1 probabilità su 8 di ammalarsi di tumore al seno. La chemioterapia è efficace ma può avere effetti collaterali gravi e fino a 1 paziente su 5 colpite da un tumore al seno in fase iniziale potrebbe vedersi somministrata una dose troppo elevata di chemioterapia. Una ricerca finanziata dall’Ue ha mostrato che la combinazione di metodi tradizionali per valutare l’aggressività di un tumore con un nuovo test di laboratorio consente di determinare il dosaggio della chemioterapia necessaria.

CARBURANTE SOLARE

Grazie al finanziamento dell’Ue i ricercatori hanno potuto dimostrare l’intera catena di produzione di cherosene rinnovabile sfruttando l’energia solare. La luce solare concentrata è usata per innescare una reazione fra il CO2 estratto dall’aria e l’acqua per produrre un carboturbo destinato all’aviazione. La tecnologia possiede il potenziale per fornire un approvvigionamento sicuro, sostenibile e scalabile di carburante per aerei nonché di diesel, gasolio e perfino plastiche.

ASSISTENTI ROBOTICI

Il cancro può essere un’esperienza particolarmente dolorosa per i bambini e così gli scienziati finanziati dall’Ue hanno creato un robot soprannominato “Little Casper”. Attualmente testato in un ospedale di Lisbona, Casper passeggia e fa sorridere i piccoli pazienti malati di cancro. Esiste anche un robot per gli anziani. Un’altra squadra finanziata dall’UE sta sviluppando assistenti robotici affidabili e di uso semplice per aiutare gli anziani nelle mansioni domestiche quotidiane.

LA BATTERIA INFINITA

Il finanziamento dell’Ue ha aiutato un’impresa estone a produrre un dispositivo di stoccaggio energetico denominato “ultracapacitor”, 100 volte più potente di una normale batteria e in grado di sostenere un milione di cicli di ricarica. I condensatori della Skeleton sono basati sul grafene, una forma bidimensionale del carbonio dotata di notevoli proprietà. L’impresa ha raccolto 13 milioni di € per costruire un impianto produttivo in Germania in grado di produrre ogni anno milioni di questi ultracondensatori.

UNA CASA DA SOGNO

La stampa 3D sta rivoluzionando il settore edilizio grazie alla possibilità di fabbricare prodotti da costruzione adattati. Un progetto finanziato dall’Ue sta lavorando per produrre un macchinario da cantiere sostenibile dal punto di vista commerciale che abbini parametri di progettazione e produzione. Il settore edilizio risulterebbe così più efficiente sotto il profilo dei costi e delle risorse.

UN TRASPORTO MARITTIMO PIÙ VERDE

All’orizzonte si profila il traghetto 100% elettrico. In Europa sono in servizio circa 900 traghetti per il trasporto di merci, passeggeri e veicoli, pari al 35% della flotta mondiale. Un progetto finanziato dall’Ue intende dimostrare un traghetto integralmente elettrico, più efficiente sotto il profilo energetico e in grado di emettere meno diossido di carbonio in futuro. Il natante avrà una portata di 40 km, una velocità di 25 km/h e una capacità di circa 30 veicoli e 200 passeggeri. Il prototipo collegherà l’isola di Ærø (DK) alla terraferma.

ESPLORAZIONE DELL’UNIVERSO

Il rilevamento delle onde gravitazionali nel 2015 ha fornito informazioni innovative sull’universo. A partire da questa scoperta gli scienziati finanziati dall’UE hanno rilevato onde presso 3 osservatori, una prima assoluta in astrofisica, che rende possibile localizzare l’origine dei segnali e utilizzare meglio i dati forniti, aprendo così una finestra sull’universo.

COLTURE DI PIANTE COSMETICHE

Le colline delle zone mediterranee sono spesso così aride e pietrose che non possono essere usate per le colture alimentari. Un progetto industriale dell’Ue dimostra però come l’olio estratto da semi di colture non alimentari resistenti possa essere raffinato per produrre fra l’altro cosmetici e bioplastiche. La trasformazione dei suoli sterili in colture produttive è commercialmente sostenibile e aiuterà a infondere nuova vita nelle comunità locali e ad attrarre investimenti.

L’ACQUA DELLA VITA: LAGHI E FIUMI EUROPEI SANI GRAZIE ALLA SCIENZA

I laghi e i fiumi sono fonti vitali di acqua dolce per l’uomo, la fauna e l’economia ma in realtà rappresentano meno di 1 litro su 10.000 delle riserve d’acqua mondiali. Questo dato rende davvero necessario capirne meglio il funzionamento, risanare le acque inquinate e mantenerle pulite. I ricercatori che lavorano alla Commissione europea hanno creato una mappa dinamica di ogni fascia di acqua sul nostro pianeta sulla base di oltre 3 milioni di immagini satellitari (1.823 terabyte di dati) raccolti fra il 1984 e il 2015, utilizzando 10.000 computer in parallelo. Fra i numerosi usi di questi risultati citiamo la gestione idrica, la comprensione dei cambiamenti climatici, i rischi, la resilienza e il risanamento collegati ai movimenti delle acque e alla pianificazione infrastrutturale.

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