Al via d'urgenza la discussione sul bilancio in Comune. Le minoranze non ci stanno: "Oltraggiati dalla giunta"

I consiglieri: "E' gravemente irrispettoso del ruolo democratico di indirizzo e controllo dei consiglieri comunali".

Al via d'urgenza la discussione sul bilancio in Comune. Le minoranze non ci stanno: "Oltraggiati dalla giunta"
Pubblicato:

E' uno dei momenti cruciali di un'Amministrazione: l'approvazione annuale del bilancio preventivo. A Como si è trasformata in una lotta tra giunta e minoranze.

Bilancio in Comune: "Dopo settimane di inerzia ora l'urgenza"

"Dopo settimane di inerzia, ci viene imposto un voto urgente sul bilancio. I diritti/doveri dei consiglieri comunali sono oltraggiati dalla giunta. Non parteciperemo alla giunta - scrivono in una nota i consiglieri di Pd, Svolta Civica, Movimento 5 Stelle e Civitas - Abbiamo deciso, di comune accordo, di non partecipare alla discussione sul bilancio previsionale 2019, approdata in aula ieri sera.

Le assurde tempistiche concesse ai consiglieri comunali per analizzare nel dettaglio un documento complesso e corposo come il bilancio non consentono ai consiglieri di svolgere nel modo dovuto il proprio diritto/dovere di consiglieri.

E' gravemente irrispettoso del ruolo democratico di indirizzo e controllo dei consiglieri comunali il fatto che un bilancio, a cui sono occorsi mesi per essere messo a punto e approvato dalla giunta, debba essere concesso ai consiglieri soltanto per poche ore, prima dell'ennesima votazione con carattere di urgenza imposta all'aula.

Il fatto assume particolare gravità anche alla luce della inerzia che fino a un paio di settimane fa aveva visto il consiglio inoperante, dato che dalla giunta non vi arrivavano provvedimenti da approvare.

La scelta, dolorosa, di non partecipare alla discussione del documento programmatico vuole essere un gesto forte verso un'amministrazione sempre più sorda e sterile, che, oltre a denotare evidenti lacune, mortifica il ruolo del consiglio comunale, invece di affidarsi all'operato dell'aula, nel bene della città".

L'intervento di Magatti in consiglio

Sul tema ieri sera a Palazzo Cernezzi è intervenuto il consigliere di Civitas Bruno Magatti che ha letto il seguente documento.

Premesso che
- che con decreto 25 gennaio 2019  il Ministero dell’Interno ha deliberato un ulteriore differimento del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2019/2021 degli Enti Locali dal 28 febbraio al 31 marzo 2019,
- che la Giunta Comunale ha approvato il Documento Unico di Programmazione per il triennio 2019-21 in data 21 marzo dandone pubblicazione in data 4 aprile - che il suddetto D.U.P è stato presentato in Consiglio Comunale in data 27 marzo con il vincolo alla presentazione di eventuali richieste di chiarimento entro le ore 12 di venerdì 29 marzo
- che la discussione del D.U.P. è potuta avvenire a partire dal 2 aprile per concludersi il giorno successivo
- che l’approvazione dello Schema del “Bilancio Finanziario del triennio 2019 - 2021 e Relativi Allegati” da parte della Giunta comunale è avvenuto in data giovedì 28 Marzo 2019
- che solo In data 5 aprile, con nota a firma del Vice Segretario Generale, avv. Marina Ceresa, veniva comunicata via email ai consiglieri comunali “Approvazione della nota di aggiornamento al D.U.P. 2019-2021 e del Bilancio finanziario del triennio 2019-2021 e relativi allegati” e, a norma dell’art. 10 comma 3 , lettera c) e d) del vigente Regolamento di contabilità
- che solo in data 8 aprile il Consiglio Comunale è stato chiamato a deliberare in merito al Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, assentito dalla Giunta Comunale con atti di indirizzo n. 46 del 18 febbraio 2019 e rivisto con atto n. 95 del 1 aprile 2019, ovvero oltre i termini di presentazione del Bilancio, del quale tale atto è propedeutico
- che solo alla data di oggi, martedì 9 aprile 2019 lo schema di Bilancio viene presentato al Consiglio comunale
- che i gravissimi ritardi rilevati non trovano alcuna motivazione in avvenimenti straordinari o eccezionali che possano avere interessato un’amministrazione che è ormai al termine del secondo anno di mandato
- che nel solo mese di aprile sono stati fissati 11 (undici) Consigli Comunali in 17 (diciassette) giorni, tutti dedicati ad argomenti importanti che avrebbero richiesto un congruo tempo di riflessione quanto a studio e approfondimenti;
- che nei mesi di febbraio e marzo il Consiglio Comunale è stato convocato raramente e per temi di rilevanza minore;
- che l’impegno dei consiglieri comunali è stato aggravato da numerose commissioni consiliari, convocate sempre in via di urgenza e addirittura, nella giornata di lunedì 8 aprile, in orari sovrapposti (commissione 1a e commissione 4a)
- che le condizioni necessarie per lo svolgimento sereno e approfondito delle funzioni di indirizzo e controllo da parte di Consiglieri comunali sono state, nei fatti, negate, vista la complessità e la dimensione delle materie in oggetto, programmazione e bilancio, a causa della immotivata procedura che invoca un’urgenza ingiustificabile e impone tempi di approfondimento ristretti oltre il limite dell’inadeguatezza
- rilevato che le scadenze sono divenute improrogabili solo a causa di un’inerzia imputabile esclusivamente alla Giunta comunale nella sua collegialità

tutto ciò premesso i gruppi di minoranza

- censurano Sindaco e Giunta ai quali soli va imputata questa gravissima anomalia,
- dichiarano la loro volontà di non avallare un metodo di lavoro come quello sopra descritto e quindi assumere, nella fase di dibattito, un atteggiamento di mera vigilanza e censura.
Como, 9 aprile 2019
Bruno Magatti (Civitas) Fabio Aleotti (M5S) Gabriele Guarisco (PD) Patrizia Lissi (PD) Stefano Fanetti (PD) Vittorio Nessi (Scelta Civica)

TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU

Seguici sui nostri canali