Autonomia della Lombardia: una mozione in tutti i Consigli comunali

Mauro Piazza: “L'obiettivo principale di questa mozione è quello di rafforzare, dal basso il sostegno alla Regione Lombardia nella trattativa con il Governo".

Autonomia della Lombardia: una mozione in tutti i Consigli comunali
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Autonomia della Lombardia: una mozione in tutti i Consigli comunali per sostenere la Regione nella trattativa con il Governo.

Si lavora per l’autonomia della Lombardia

“Con questa mozione ci rivolgiamo direttamente ai Sindaci di tutta la Lombardia perché ritengo sia necessario e fondamentale che su un tema così importante come quello dell’autonomia tutti i Comuni lombardi e i rispettivi Consigli comunali siano direttamente coinvolti e resi partecipi del percorso in atto per raggiungere l’obiettivo di ottenere maggiori competenze e risorse. Chiamando i Consigli comunali a votare e approvare questo documento, vogliamo dare un segnale forte al Governo e che parta direttamente dal basso,  in un momento in cui il percorso avviato con il referendum del 22 ottobre 2017 sta dando l’impressione di arenarsi. Il raggiungimento di maggiori forme di autonomia, una volta formalizzato, avrà risvolti storici per l’intero territorio e per tutti gli enti della nostra regione”.  E’ quanto ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi presentando nella mattinata di oggi, venerdì 18 gennaio 2018,  a Palazzo Pirelli l’iniziativa che si propone di sollecitare e coinvolgere tutti i Comuni lombardi nell’approvazione di una mozione che chieda al Governo Conte di mantenere gli impegni presi sul tema dell’autonomia senza più ulteriori ritardi e senza tradire le richieste avanzate dalla grande maggioranza dei cittadini lombardi con il referendum del 22 ottobre 2017.

Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi

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“Lo scopo –ha aggiunto Fermi– è ovviamente quello di rafforzare anche grazie alla partecipazione, al sostegno e al coinvolgimento dei Comuni, l’azione di Regione Lombardia e del Presidente Attilio Fontana nell’ambito della trattativa con il Governo così da poter sottoscrivere davvero in tempi brevi l’intesa finale con lo Stato. In questi mesi il confronto con l’Amministrazione centrale ha fatto sì che venisse redatto un documento nel quale la nostra Regione ha elencato una serie di funzioni legislative e  amministrative, con le relative risorse finanziarie”.
“In questi ultimi mesi si è parlato sempre e molto di competenze, troppo poco però delle relative risorse finanziarie –ha sottolineato infine il Presidente Fermi che, richiamandosi anche agli appelli e alle sollecitazioni del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha rinnovato l’invito “a definire quanto prima e in modo certo l’entità delle risorse spettanti alla Lombardia per fare fronte alle competenze richieste e per dare così piena attuazione ai contenuti e allo spirito del referendum”.

Una azione corale

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Oltre al Presidente Alessandro Fermi, erano presenti alla conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Pirelli numerosi Sindaci, Consiglieri regionali e Parlamentari lombardi di Forza Italia, l’Assessore regionale ai Servizi sociali del Veneto Davide Bendinelli, il Capogruppo regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi, il Presidente della Commissione speciale Autonomia Mauro Piazza, il Vice Presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala e l’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

Mauro Piazza

“L’obiettivo principale di questa mozione -ha evidenziato il consigliere azzurro lecchese Mauro Piazza– è quello di rafforzare, dal basso, con la partecipazione e il coinvolgimento dei Comuni, il sostegno all’azione di Regione Lombardia nell’ambito della trattativa con il Governo per sottoscrivere in tempi brevi l’intesa finale con lo Stato affinché la nostra Regione possa gestire direttamente le materie richieste con le relative risorse. Regione Lombardia ha fatto la sua parte ora tocca al governo Conte fare altrettanto e su questo punto nelle prossime settimane non perderemo occasione per fare pressione e sollecitare continuamente il Governo ad agire senza più ulteriori tentennamenti e ripensamenti”.

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