Forza Italia non rientra in Giunta Como, le minoranze: "Il sindaco si dimetta"

Il Pd: "Non possiamo che consigliargli di farsi da parte, come dice lui stesso, e porre fine al circo che i suoi alleati hanno messo in scena".

Forza Italia non rientra in Giunta Como, le minoranze: "Il sindaco si dimetta"
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Giunta Como: crisi senza rimedio con Forza Italia. Il partito degli azzurri, gestito in provincia di Como da Mauro Caprani, non rientrerà nell'Amministrazione guidata da Mario Landriscina. La revoca degli assessori (Amelia Locatelli e Francesco Pettignano, poi rientrato con la sigla di Fratelli d'Italia) è infatti definitiva perché i forzisti hanno optato per un appoggio esterno, punto su punto, alla Giunta.

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L'annunciato appoggio esterno di Forza Italia all'amministrazione Landriscina ha permesso alle minoranze di andare all'attacco. I consiglieri di Svolta Civica, Maurizio Traglio, Vittorio Nessi e Barbara Minghetti commentato: "Il dado è tratto. Con l’annuncio di Forza Italia di non voler rientrare in giunta, ma di concedere un mero appoggio esterno, Mario Landriscina non ha più una maggioranza stabile.E se le parole valgono ancora qualcosa, riportiamo quelle rilasciate dal sindaco in una recente intervista: 'La città non ha bisogno di un governo incerto. Mi pare di capire, a conti fatti, che se una qualsiasi delle tre forze principali di maggioranza (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) si dovesse ritirare io non potrei governare. Dovrei riconsegnare la città. Ma, creda, mi pare ci siano elementi positivi'.

Cosa vedesse di positivo Landriscina in questa situazione ormai grottesca, fatichiamo a capirlo. Pare chiaro, invece, che l’amministrazione si sia infilata in un vicolo cieco, che, nella migliore delle ipotesi, vedrà il sindaco galleggiare, mercanteggiando con i vari alleati ogni singolo provvedimento, ponendosi costantemente sotto ricatto. Altro che 'nuovo patto per la città': questi signori un patto l’hanno sottoscritto poco più di un anno fa e l’hanno già tradito. La città non merita tutto ciò: Landriscina abbia un sussulto di dignità, ponga fine a questo spettacolo indecoroso e chieda scusa ai comaschi con le proprie irrevocabili dimissioni".

Il Pd: "E' ora di staccare la spina"

Della stessa opinione i rappresentanti del Partito Democratico di Como. "Forse è l’ora di staccare la spina: l’amministrazione comunale di Como non regge più. Lo dicono le forze interne alla maggioranza, lo sta ventilando senza troppi giri di parole il sindaco". Non ci sono dubbi sull’impossibilità di continuare così la strada dell’attuale governo del capoluogo per il Pd cittadino. Le parole del coordinatore provinciale di Forza Italia e le interviste che sta rilasciando Mario Landriscina “tracciano chiaramente lo stato di crisi assoluta interna alla coalizione che, dopo solo un anno e mezzo, sta emergendo”, dicono Stefano Fanetti, Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd, e Tommaso Legnani, segretario cittadino.

"Forza Italia parla di immobilismo, di impegni presi e non mantenuti, di necessità di cominciare a lavorare. Insomma, certifica il fallimento della Giunta Landriscina – continuano i dem –. E il sindaco non è meno severo con se stesso e i suoi alleati: da medico, usa la terminologia che più si addice a questa amministrazione e parla di accanimento terapeutico. D’altra parte, perché un professionista come lui dovrebbe continuare a rimanere tra le mani di partiti il cui modo di fare politica non condivide affatto? Parole sue, non nostre - sottolineano ancora dal Pd - Noi non possiamo che consigliargli di farsi da parte, come dice lui stesso, e porre fine al circo che i suoi alleati hanno messo in scena vergognosamente in questi ultimi giorni".

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