Il Consiglio comunale di Como ricorda la strage di Acca Larentia. Ma è polemica sul minuto di silenzio

Nell'assalto di Acca Laretia morirono tre giovani missini.

Il Consiglio comunale di Como ricorda la strage di Acca Larentia. Ma è polemica sul minuto di silenzio
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Il Consiglio comunale di Como, su richiesta del consigliere di Fratelli d'Italia Lorenzo Cantaluppi, ricorda la strage di Acca Larentia.

Strage di Acca Larentia: tre giovani morirono nel 1978

Era il 7 gennaio 1978 quando a Roma, la sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia veniva assaltata da alcuni terroristi di sinistra. In quell'assalto a mano armata hanno trovato la morte due giovani missini, Franco Bigonzetti, 20 anni, morto sul colpo, e Francesco Ciavatta, 18 anni, prima ferito e poi colpito alla schiena mentre fuggiva. Alcuni mesi dopo, il padre di Francesco si uccise per la disperazione. Ma non solo. Negli scontri nati dall'assalto, nelle ore successive, morì anche Stefano Recchioni, 19 anni, a causa di colpo di arma da fuoco.

"Quei fatti, che oggi ci sembrano così lontani, contribuirono alla degenerazione del clima di violenza politica e odio ideologico - ha spiegato nella sua preliminare il consigliere Cantaluppi che ha poi proseguito - Furono anni in cui vennero lanciati slogan come 'uccidere un fascista non è reato', in cui bastava non essere in linea con il pensiero di sinistra per essere oggetto di veri e propri agguati, dove, più volte trovarono la morte troppi militanti del Fronte della Gioventù".

Poi la riflessione sull'attualità. "E' proprio a quegli anni che ripenso ogni volta che un patriota o semplicemente un libero pensatore, non omologato al pensiero unico globalista e buonista dominante oggi negli organi di stampa, nei talkshow e nel dibattito politico, viene additato come fascista, razzista, xenofobo, quando esprime posizioni di semplice buonsenso ed amore per la Patria".

Le tre vittime di Acca Larentia

Polemiche e mal di pancia

Poco dopo è intervenuta la consigliera del Pd, Patrizia Lissi, che ha precisato. "Noi oggi, come richiesto faremo il minuto di silenzio, ma per tutte le vittime del terrorismo, di qualunque parte politica". Frase che ha creato non poche polemiche tanto che l'assessore al Commercio (Fdi) Marco Butti ha replicato: "In Italia il 9 maggio è il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo. La richiesta avanzata dal consigliere Cantaluppi è diversa e uniformare il ricordo di questi tre giovani con quello di tutte le vittime del terrorismo credo sia irrispettoso nei loro confronti".

Ha voluto sottolineare l'accordo con la richiesta del consigliere Cantaluppi l'assessore alla Cultura Simona Rossotti che ha spiegato: "Io questa sera avrò un pensiero per chi ha perso la vita quel giorno sull'asfalto ad Acca Larentia". Meno allineato il consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi, che ha sottolineato: "Alcuni di noi c'erano in quegli anni bui e per questo parteciperemo ad ogni ricordo di vittime del terrorismo". Dello stesso avviso il capogruppo di Forza Italia Enrico Cenetiempo che ha sottolineato "di voler ricordare tutte le vittime di terrorismo". Alla fine quindi, seppur con motivazioni diverse e qualche mal di pancia, tutti si sono alzati e hanno condiviso un minuto di silenzio.

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