Il sindaco di Casnate Fabio Bulgheroni alla Democrazia Cristiana: "Non voglio morire salviniano"

Il primo cittadino: "Oggi è tutto appiattito sulla Lega e c'è bisogno di una forza politica centrista"

Il sindaco di Casnate Fabio Bulgheroni alla Democrazia Cristiana: "Non voglio morire salviniano"
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Novità politiche a Como. Sul territorio, così come a livello nazionale, si sta cercando di ricostruire quello che fu uno dei partiti politici di maggior fortuna in Italia: la Democrazia Cristiana. La campagna acquisti è partita in grande stile con l'ingresso nel partito del sindaco di Casnate con Bernate Fabio Bulgheroni.

Fabio Bulgheroni alla Dc comasca

Dal gruppo politico del promotore provinciale Luigi Bottone, è arrivato questa mattina un comunicato stampa che annuncia l'ingresso del primo cittadino casnatese nella compagine.

"Con enorme piacere comunichiamo che il sindaco Fabio Bulgheroni ha aderito al progetto di rinascita della Democrazia Cristiana nella Provincia di Como. Nel ringraziare il sindaco Bulgheroni per l’adesione alla Dc, esprimiamo grande entusiasmo per la scelta di una comune condivisione di ideali e per la fiducia accordata all’auspicata crescita del nostro partito, sempre più importante e consistente anche a livello locale.

Tutto ciò ci spinge a continuare con maggior entusiasmo questa appassionante avventura politica, che ci porterà in tempi brevi a contare su una cospicua rappresentanza nelle Istituzioni locali. Augurando al sindaco Bulgheroni un futuro politico ricco di soddisfazioni e di risultati, ringraziamo con l’occasione tutti coloro che stanno sostenendo con grande impegno personale la rinascita della Democrazia Cristiana".

Il sindaco casnatese: "C'è bisogno di una forza centrista"

A spiegare il motivo di questa scelta, dopo il tumultuoso addio a Fratelli d'Italia qualche mese fa, è lo stesso sindaco Bulgheroni. "Sono sempre stato un uomo di destra, un conservatore, un liberale ma anche un centrista. In Fratelli d'Italia stavo stretto e dopo quanto accaduto alle elezioni del presidente della Provincia di Como ho deciso di lasciare. Oggi è tutto appiattito sulla Lega e c'è bisogno di una forza politica centrista che riesca a intercettare i moderati, che sono tanti. Mi è stata offerta questa possibilità e l'ho colta: non voglio morire salviniano".

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