Spaccatura nella lista Rapinese Sindaco: toccante addio di Ada Mantovani

La consigliera avrebbe voluto dare il suo supporto alla mozione di Patrizia Maesani ma non le è stato permesso.

Spaccatura nella lista Rapinese Sindaco: toccante addio di Ada Mantovani
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Clamoroso epilogo questa sera, lunedì 13 maggio, per il percorso di Ada Mantovani nel gruppo politico di opposizione guidato da Alessandro Rapinese. La consigliera Ada Mantovani, la più votata della lista dopo lo stesso Rapinese alle ultime elezioni, ha infatti deciso di abbandonare il gruppo.

L'addio di Ada Mantovani: al centro della scelta il dormitorio

L'ufficialità dell'addio è arrivato durante l'intervento preliminare della consigliera in aula che ha spiegato: "Questo momento mi rimarrà impresso per lungo tempo. Sì, perché è con profondo dispiacere che, d’intesa con il mio ormai ex capogruppo Alessandro Rapinese, comunico la mia uscita dal Gruppo Rapinese Sindaco e il mio ingresso nel Gruppo misto, rimanendo all’opposizione.

Da questo momento si interrompe per me un percorso politico importante, fatto di tanti progetti, idee, proposte, confronti, sfide e obiettivi ancora da raggiungere o forse ormai maturi.

E le ragioni di questa decisione non risiedono nella valenza dell’azione politica della Lista Rapinese Sindaco, nella quale credo ancora, così come nelle capacità amministrative dell’intero gruppo, ma nella diversa visione, che ci separa, su alcuni temi legati al mondo del sociale, e nello specifico, mi riferisco, in questo momento, alla proposta di apertura di un nuovo dormitorio a Como".

Quindi ha spiegato: "La mia volontà di adesione alla mozione (proposta da Patrizia Maesani e firmata da diversi consiglieri di profilo politico differente, Ndr) non è stata accolta! E se quindi, oggi, la mia permanenza in lista viene vissuta come un ostacolo all’espressione di una volontà politica compatta su temi ritenuti strategici e sono venute meno le condizioni per un confronto sereno e per la condivisione di un progetto futuro, mi allontano, con rispetto, conscia di non poter aderire ad un indirizzo politico “intimamente” distante, su certi temi, dal mio più profondo 'sentire'".

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