Pallacanestro Cantù niente da fare: Venezia è troppo forte

Al Taliercio di Mestre, la squadra lagunare si impone per 107 a 83.

Pallacanestro Cantù niente da fare: Venezia è troppo forte
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La Pallacanestro Cantù costretta ad arrendersi contro l'Umana Reyer Venezia dopo due convincenti vittorie casalinghe. Al Taliercio di Mestre, la squadra lagunare si impone per 107 a 83, con i brianzoli che non spaventano mai la squadra di coach Walter De Raffaele, alla 150esima panchina in serie A. I biancoblù torneranno in campo alle 18 di domenica 25 marzo, in casa contro la Fiat Torino, vincitrice della Coppa Italia.

Pallacanestro Cantù: le chiavi della partita

Cantù soffre molto nel secondo tempo, quando Venezia riesce a inanellare una tripla dietro l'altra (alla fine saranno 11/29), mentre Cantù chiude con un misero 6/24. Per i lagunari questa è la diciassettesima vittoria in campionato, la sesta di fila.Gli orogranata conservano così il primo posto in campionato, in coabitazione con Milano. Per la Red October, invece, si tratta dell'undicesima sconfitta in 22 partite. A pesare sono le 16 palle perse, a confronto delle 5 dei padroni di casa.

Per la formazione di Sodini, il top scorer è Randy Culpepper, con 18 punti, mentre stecca Burns, con soli quattro punti a referto, prezioso però con sei rimbalzi e tre assist.

Primo quarto

A Mestre, Venezia si presenta con lo stesso quintetto titolare con cui aveva giocato e vinto contro Torino. De Raffaele riesce a recuperare anche Haynes, che in settimana era dovuto tornare negli Stati Uniti per un problema familiare, ma che è riuscito a giocare la partita numero 83 tra le due squadre (27-55 per Cantù i match disputati finora). Anche coach Marco Sodini conferma il quintetto, con Crosariol ancora infortunato, da un mese e mezzo fermo per un dolore alla schiena.

Dopo un inizio equilibrato, al quinto minuto Jenkins realizza il 12 a 4 e obbliga l'allenatore di Cantù a chiamare il timeout. Al rientro, Burns e Thomas rientrano con spirito combattivo e accorciano a soli due possessi il vantaggio di Venezia. Il finale di primo quarto recita 28 a 16 per Venezia.

Secondo quarto

La seconda frazione inizia male per Cantù, con Biligha che segna il canestro del +14. Ellis prova ad accorciare, ma Peric segna la tripla del 35 a 22. La reazione d’orgoglio di Cantù arriva dalla panchina, con un ispiratissimo Cournooh che decide di buttarsi dentro l’area con cattiveria per due punti preziosi. La Red Ocotber accorcia fino al -9, break di Cantù che fa ben sperare. Si tratta, tuttavia, di una breve illusione perché in poco tempo i lagunari ritornano in doppia cifra di vantaggio. Al 20’ la squadra campione d’Italia in carica conduce di undici lunghezze, 49 a 38. Alla pausa lunga spiccano le 9 palle perse della Red October, contro le sole 4 dei locali.

Terzo quarto

Nel terzo quarto entrambe le formazioni sono molto calde al tiro da fuori. Haynes e Jenkins infiammano il “Taliercio” con due triple consecutive che portano l’Umana sul 57 a 43. Mini parziale di 5 a 0 per i brianzoli, ma Bramos, ancora una volta chirurgico dai tre punti, allontana nuovamente un'idea di rimonta canturina. Il festival delle triple prosegue, con Jenkins che manda a bersaglio il 65-48. Il 2/2 dell’ex Vanoli Cremona vale ai padroni di casa il 75 a 54, prima di un fallo antisportivo fischiato a Burns per un brutto fallo sullo stesso Biligha. Al 30’ lo score dice 79-56.

Ultimo quarto

La quarta ed ultima frazione è un’agonia per la Red Ocotber, scossa fin dai primi minuti nonostante un avvio positivo di Thomas e Culpepper: il primo protagonista in attacco, il secondo con una stoppata su De Nicolao lanciato in contropiede. La Reyer, però, scappa a ventisette lunghezze di vantaggio con la schiacciata di Biligha. I campioni d’Italia non si fermano, Peric e Tonut in campo aperto regalano all’Umana anche i 30 punti di vantaggio. A rendere il risultato finale meno amaro ci pensano Parrillo e Smith. Finisce 107 a 83 per la formazione orogranata.

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