Pallacanestro Cantù un gradito ritorno

L'annuncio è arrivato questa mattina.

Pallacanestro Cantù un gradito ritorno
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Pallacanestro Cantù un gradito ritorno nello staff.

Pallacanestro Cantù un gradito ritorno

La società ha annunciato il ritorno di Nicola Brienza, coach classe 1980 che torna così a far parte dello staff tecnico biancoblù in qualità di assistente allenatore. Giovane ma già con tanta esperienza, Nicola torna nuovamente in Lombardia dopo due stagioni vissute tra Svizzera e Sicilia, rispettivamente sulla panchina dei Lugano Tigers prima e su quella dell’Orlandina Basket poi, in veste di head coach nel primo caso, in veste di vice allenatore nel secondo. Canturino di nascita, Brienza vanta nella propria bacheca personale una Supercoppa italiana, vinta nel 2012 proprio con i colori della Pallacanestro Cantù, da assistente di coach Andrea Trinchieri.

Una carriera già al top

Dopo aver vinto da giocatore della Pallacanestro Cantù due scudetti giovanili, Brienza comincia la carriera da allenatore ad appena 19 anni, sempre nella società biancoblù, dove resta per diciassette stagioni. Nello staff tecnico dal 1999 al 2016, tra settore giovanile e prima squadra, nel lungo percorso canturino Brienza ha modo di lavorare insieme a grandi allenatori come Stefano Sacripanti, Luca Dalmonte, Emanuele Molin e lo stesso Andrea Trinchieri, con il quale assapora per la prima volta l’Europa, vissuta ad alti livelli fino alle Top 16 di EuroLega. Nel corso della stagione 2015-2016, seppur per un brevissimo periodo, coach Brienza assume anche il ruolo di capo allenatore per sostituire l’esonerato Fabio Corbani. Il giovane allenatore canturino guida la Pallacanestro Cantù per due partite contro Aquila e Virtus Bologna, vincendo all’esordio con Trento il 20 dicembre del 2015. Poi, pochi giorni dopo, lascia l’incarico al russo Sergey Bazarevich per il prosieguo della stagione. Al termine dell’annata sportiva, Brienza sceglie di provare la prima esperienza all’estero, firmando in Svizzera, dove i Lugano Tigers gli affidano il ruolo di head coach. La prima stagione da capo allenatore termina con il raggiungimento della semifinale playoff, salvo poi al termine del campionato decidere di tornare in Italia per firmare a Capo d’Orlando.

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